Pubblicato il 25/03/2020, 17:00 | Scritto da Tiziana Leone

Luca Argentero: Per interpretare il mio dottor Fanti ho fatto training in ospedale. Quella del medico non è una professione, ma una vocazione

Luca Argentero: Per interpretare il mio dottor Fanti ho fatto training in ospedale. Quella del medico non è una professione, ma una vocazione
Nella serie di Raiuno DOC - Nelle tue mani, al via domani, l'attore interpreta un primario di Medicina Interna che perde la memoria dopo un incidente

Diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco, la serie in quattro puntate, è incentrata sulla storia del dottor Fanti, che dopo un colpo di pistola esploso dal padre di un paziente, sei risveglia senza più la memoria degli ultimi dodici anni

«E’ una coincidenza positiva perché da subito abbiamo avuto l’obiettivo di raccontare un’eccellenza italiana – spiega Argentero – Credo che sia un sentimento comune quello di sentirsi fortunati a vivere in un Paese alimentato da forze umane così particolari». Luca Argentero commenta così il debutto della serie-tv  Doc – Nelle tue mani, domani sera su Raiuno, in un momento così tragico per la sanità mondiale. Il suo personaggio, il primario di medicina Interna Andrea Fanti, si ispira a un medico vero, il dottor Pierdavide Piccioni, primario di pronto soccorso, che, alcuni anni fa, a causa di un grave incidente, si è ritrovato senza più la memoria degli ultimi dodici anni.

Diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco, la serie in quattro puntate, prodotta da Lux Vide con Raifiction, è incentrata sulla storia del dottor Fanti, che dopo un colpo di pistola esploso dal padre di un paziente, si risveglia senza più la memoria degli ultimi dodici anni: riconosce i colleghi ma li trova invecchiati, non ricorda della morte del figlio ed è costretto a vivere una seconda volta il lutto,  non riconosce la figlia che ricorda bambina; non ricorda di essersi separato dalla moglie, che è direttore sanitario dell’ospedale in cui lavora e che vorrebbe riconquistare.«Questa fiction racconta dell’importanza del prendersi cura di qualcuno, che sia il medico con il paziente o chiunque di noi con un proprio caro o con un vicino di casa poco importa. Mai come in questo momento questa è l’unica cosa che conta», commenta Argentero. 

Girata a Roma, la fiction, che ha nel cast anche Matilde Gioli, durerà solo quattro puntate, causa Coronavirus. «Ci mancavano appena cinque giorni di riprese – racconta l’attore – Ma il set è stato chiuso. Il problema è la post produzione. Le altre quattro puntate andranno in onda in autunno».

Per prepararsi a interpretare il suo primo medico, l’attore ha frequentato le corsie del Policlinico Gemelli. «Lì ho capito che la parola medico ha poco a che fare con la professione, quanto piuttosto con la vocazione – confessa –  E’ giusto che in questo momento siano così esaltati, ma io ho visto che la loro missione si rinnova quotidianamente a prescindere dall’emergenza. Della sanità prima si parlava solo in caso di errori, invece che di centinaia di persone salvate ogni giorno».

Le altre dichiarazioni

«Nasce – dice il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta – un nuovo protagonista, il dottor Andrea Fanti, un medico dall’arroganza decisionista con i pazienti, che per un colpo di pistola perde la memoria degli ultimi dodici anni e per ricominciare intraprende la strada opposta, l’empatia e la comprensione degli altri. Luca Argentero si gioca al meglio sul doppio, difficile, versante. Di questa storia ci ha convinto la profondità umana, in un luogo come un ospedale, dove tutti lottano sul fronte della vita».

«Anche per questa serie, come per tutte le altre targate Lux Vide – aggiunge Matilde Bernabei, presidente Lux Vide – abbiamo scelto un protagonista che si prende cura degli altri, della sua comunità. L’abbiamo fatto con un approccio innovativo al racconto anche dal punto di vista visivo. Il nostro team ha lavorato ininterrottamente per 3 anni allo sviluppo di questa serie, che ha già riscontrato notevoli interessi sul mercato internazionale, sia per la versione italiana, che per il format».

Tiziana Leone

(nella foto Luca Argentero)