Pubblicato il 24/03/2020, 13:05 | Scritto da Emanuele Bruno

Ascolti tv analisi 23 marzo: epopea di Vigata in versione complicata, vincono le magie di Harry Potter. Palombelli in crescendo

Ascolti tv analisi 23 marzo: epopea di Vigata in versione complicata, vincono le magie di Harry Potter. Palombelli in crescendo
Per I Soliti Ignoti picco da 8,2 milioni di spettatori. Poi dopo Amadeus l’intervista ad Andrea Camilleri raggiunge quota 6,1 milioni, mentre su La7 con Otto e mezzo, Lilli Gruber arriva a 3 milioni di spettatori e domina su Stasera Italia in access. Rai1 viene raggiunta e superata da Italia1 alle 22.00 circa.

In seconda serata: Il prigioniero di Azkaban arriva al 22,5% nel finale alle 24.01. A quel punto passa al comando Frontiere su Rai1.

Opzioni famiglia

E’ andato male, stavolta – ieri lunedì 23 marzo – il prodotto della collezione C’era una volta Vigata, anche quest’anno programmato in coda ai due episodi freschi de Il Commissario Montalbano. Del resto in fase epidemia corona virus, anche la saga di Salvo Zingaretti aveva portato a casa performance meno brillanti dell’anno precedente. L’ambizioso, complesso, e molto, molto difficile da trasporre dal libro alla pellicola, La concessione del telefono, con Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi, Federica De Cola, Corrado Fortuna, Dajana Roncione, ha ottenuto 4,117 milioni di spettatori e il 15% di share, facendo molto meno dei titoli di Andrea Camilleri proposti negli anni passati in supplemento alle altre produzioni ‘sicule’ a marchio Palomar.

Il vero fenomeno di serata così per molti versi è stato Harry Potter e Il prigioniero di Azkaban. Il film di Italia 1 ha ottenuto 4,412 milioni di spettatori e 16,3% ed ha vinto la serata, prestandosi meglio a soddisfare le esigenze della famiglia riunita davanti al teleschermo.

Vale la pena ricordare che sulla stessa rete Harry Potter e la camera dei segreti il 17 marzo era arrivato a 4,191 milioni di spettatori e il 16,43%. Mentre Harry Potter e la Pietra Filosofale sette giorni prima aveva avuto avuto 3,689 milioni di spettatori e 14,22%.

In tema intrattenimento

In tema intrattenimento, ha fatto bene sulla terza rete In Arte Mina: Pino Strabioli ha conseguito ben 1,655 milioni di spettatori e il 5,6%. Male ma non malissimo, invece, ha fatto la replica su Rai2 di Stasera tutto è possibile, in coda con 1,161 milioni di spettatori e il 4,5% di share.

In tema informazione

Nella sfida dell’informazione da registrare il crescendo di Barbara Palombelli, impegnata in access e poi in prima serata. Stasera Italia ha riscosso 1,672 milioni spettatori e il 5,3% di share nella prima parte, è salito a 1,834 milioni e il 5,73% nella seconda parte e poi in prime time (con Nicola Porro, Maria Giovanna Maglie, Pierferdinando Casini, Ernesto Galli Della Loggia, Cateno De Luca, Nello Musumeci, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Vittorio Sgarbi e Clemente Mastella) ha tenuto bene botta a 1,636 milioni di spettatori e il 5,61% tra le 21.29 e le 23.16, battendo il concorrente di genere. Meglio di Palombelli, in access – lato La7 – ha fatto infatti Lilli Gruber (2,549 milioni di spettatori e l’8% con Otto e Mezzo), meno ascolti invece ha conseguito subito dopo Speciale TgLa7 – La trincea in corsia con Enrico Mentana, Corrado Formigli, Milena Gabanelli, Antonio Pesenti, Massimo Galli e il racconto della crisi visto dal fronte ospedaliero (1,245 milioni di spettatori e 4,7% dalle 21.26 alle 24.12).

La curva di ieri: C’era una volta Vigata parte in testa ma poi viene raggiunto e superato da Harry Potter

Il grafico che raduna la curva delle principali emittenti generaliste mostra come in access prime time su Rai1 I Soliti Ignoti faccia un picco da 8,2 milioni di spettatori. Poi dopo Amadeus l’intervista ad Andrea Camilleri raggiunge quota 6,1 milioni, mentre su La7 con Otto e mezzo, Lilli Gruber arriva a 3 milioni di spettatori.

Rai1 viene raggiunta e superata da Italia1 alle 22.00 circa, con Il prigioniero di Azkaban che arriva al 22,5% nel finale alle 24.01. A quel punto passa al comando Frontiere su Rai1.

Emanuele Bruno

(Nella foto un momento di La concessione del telefono)