Pubblicato il 21/03/2020, 12:25 | Scritto da Emanuele Bruno

Camilleri e Vigata alla massima potenza. Ecco su Rai1 La concessione del telefono

Camilleri e Vigata alla massima potenza. Ecco su Rai1 La concessione del telefono
Per chi conosce e ama Andrea Camilleri, quello di lunedì sera 23 marzo è un appuntamento imperdibile. Piuttosto che le imprese di Salvo Montalbano, lo scrittore agrigentino ci propone – sempre nella mitica Vigata, ma nel 1856 – il modernizzatore Pippo Genuardi alle prese con la burocrazia e la mafia.

Una fiction Palomar che ci riporta a Vigata

Un prodotto fresco e affascinante, ma non ovvio e pop, forse. Lunedì 23 marzo Rai1 propone un altro titolo della collection C’era una volta Vigàta. La saga si arricchisce di un nuovo capitolo con La concessione del telefono, per la regia di Roan Johnson. Dopo il successo di La mossa del cavallo e La stagione della caccia, che hanno entrambi superato il 30% di share, il mondo nato dalla penna di Andrea Camilleri torna in tv. Tratto dall’omonimo romanzo storico edito da Sellerio, La concessione del telefono racconta di Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3 settembre 1856. Il protagonista è un commerciante di legnami spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia. Pippo, che sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più ricco di Vigàta, spedisce tre lettere al Prefetto Marascianno (un napoletano paranoico e complottista) e mette in moto un meccanismo che lo porterà a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso.