Pubblicato il 10/03/2020, 12:03 | Scritto da Andrea Amato

E se a dare il colpo di grazia alla tv generalista fosse il coronavirus?

E se a dare il colpo di grazia alla tv generalista fosse il coronavirus?
Rai e Mediaset cancellano i programmi d’intrattenimento. Rimangono fiction, film (di quarta visione) e qualche talk show di approfondimento. Ecco coma cambia la televisione ai tempi del coronavirus.

Nicola Porro di Rete4 positivo al coronavirus

Mediaset cancella i programmi d’intrattenimento, la Rai interrompe le registrazioni de I Soliti Ignoti e l’Eredità, ma conferma Ballando con le stelle il 28 marzo. Nicola Porro, conduttore del talk show Quarta repubblica su Rete4, è risultato positivo al coronavirus, nonostante sia sicuro di aver adottato tutte le precauzioni del caso. Stessa sorte per Le Iene. Ieri il premier Giuseppe Conte ha fermato anche il Campionato di Serie A. Insomma, in un solo giorno la tv generalista è stata azzerata. E la pay tv, la cui killer application è storicamente il calcio, anche.

Il momento peggiore della storia italiana degli ultimi 75 anni, ma che poteva essere un assist alla tv in chiaro (bisogna stare tutti chiusi in casa), rischia di essere il colpo di grazia a un sistema che da anni soffre l’avanzata del nuovo: gli Over The Top.

L’occasione delle tv in streaming

L’ultima peculiarità della televisione generalista era la diretta degli show d’intrattenimento o di approfondimento, che a causa delle misure eccezionali d’isolamento per il coronavirus è stata cancellata in un colpo solo. Sarebbe curioso, ora, conoscere i dati relativi ai nuovi abbonamenti alle tv in streaming, Netflix, Amazon Prime Video, Chili e TimVision, che purtroppo, però, non sono mai stati forniti.

Quest’emergenza cambierà molte cose nel pianeta, nella vita di tutti i giorni, nell’economia mondiale e, inevitabilmente, anche nella televisione, per come ce la siamo immaginata finora. Il rischio di rimanere molti mesi con una programmazione ridotta, e con una conseguente pianificazione pubblicitaria dimezzata, lascerà cicatrici profonde nei broadcaster tradizionali. Questo, purtroppo, sarà inevitabile.

 

Twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Bruno Vespa con una mascherina a Porta a porta)