Pubblicato il 09/03/2020, 17:00 | Scritto da Tiziana Leone

In Tutto il giorno davanti la storia vera di Agnese Ciulla, madre di tanti minori sbarcati in Sicilia senza più nulla

In Tutto il giorno davanti la storia vera di Agnese Ciulla, madre di tanti minori sbarcati in Sicilia senza più nulla
Tutto il giorno davanti è il film-tv liberamente ispirato all’esperienza di Agnese Ciulla, Assessore alle Attività Sociali di Palermo dal 2014 al 2017.

Diretta da Luciano Mannuzzi, con Isabella Ragonese, la fiction, in onda su Raiuno, prodotta da Raifiction e Bibi Film, racconta la vita di Adele Cucci.

Arriva domani in prima serata su Raiuno il film-tv Tutto il giorno davanti, liberamente ispirato all’esperienza di Agnese Ciulla, Assessore alle Attività Sociali di Palermo dal 2014 al 2017, soprannominata la Grande Madre per aver preso in carica come tutore legale gli oltre novecento minori stranieri non accompagnati arrivati a Palermo in quegli anni ridando dignità e diritti ai più fragili.

La serie

Diretta da Luciano Mannuzzi, con Isabella Ragonese, la fiction, prodotta da Raifiction e Bibi Film, racconta la vita di Adele Cucci, una mamma che deve accompagnare a scuola, ascoltare, capire, sgridare e consolare i suoi due figli per poi scappare al lavoro dove l’aspettano altri quattrocento ragazzi e bambini a cui badare.

Le giornate di Adele sono così da quando, dopo la nomina ad assessore alle politiche sociali di Palermo,le sono stati affidati centinaia di minori stranieri non accompagnati sbarcati in città. Agnese è diventata illoro tutore legale, la loro responsabile, la loro referente. Insomma è diventata la loro mamma. Il tempo sembra non essere mai abbastanza: decisioni, ostacoli, problemi, corse, sbagli, fallimenti e soddisfazioni riempiono ogni minuto della sua vita indissolubilmente intrecciata alle vicende personali delle centinaia di minori a lei affidati. I suoi quattrocento figli.

«Ogni giorno migliaia di persone attraversano interi paesi alla ricerca di un riscatto – racconta il regista – Sono uomini, donne e bambini che spesso scappano da guerre, fame, disperazione, deserti, malattie senza rimedi, nella speranza ostinata di trovare una vita migliore. Lo fanno con mezzi di fortuna, improbabili, affrontando alle frontiere indicibili sofferenze, umiliazioni e torture. Condannati a non avere altra scelta sfidano tempeste e naufragi con gommoni e barconi con il fondo marcio, non hanno paura di niente, neanche di morire perché ciò da cui scappano è molto peggio della morte. Per fortuna esistono ancora persone di buon senso, magnifiche e silenziose, che a testa bassa si ostinano a dare una mano a questa moltitudine di ultimi arrivati».

L’idea della storia

A dare lo spunto della storia, scritta dal regista con la sceneggiatrice Federica Pontremoli, è stata un’intervista in cui Agnese Ciulla raccontava la sua storia. «Mi si è acceso subito un forte interesse che mi ha portato a conoscere Agnese Ciulla, la Grande Madre come tutti la chiamavano a Palermo – aggiunge il regista – In un mondo che si sta chiudendo a riccio, Agnese, insieme alla città di Palermo, apre le braccia e accoglie. Accoglie minori stranieri non accompagnati che hanno già perso tutto quello che alla loro età potevano perdere. Arrivano sulla banchina del porto disorientati, senza documenti, senza bagaglio, senza una prospettiva. Sono vivi e basta».  Il film-tv racconta una sola giornata della sua eroica protagonista, in un concentrato  temporale molto particolare . «Abbiamo passato giorni a discutere, poi è arrivata l’idea che non ci ha fatto più tornare indietro: concentrare tutto -visioni, sbarchi, sedute comunali, incontri istituzionali, Protocollo, Tribunale dei Minori, liti familiari, conflitti con i figli, feste di compleanno – in un solo giorno. Un giorno pieno di turbolenze e di vita – conclude Mannuzzi – Questa storia ha poi trovato nel bellissimo caos di Palermo la sua inevitabile ambientazionee non poteva che essere così».

Gli attori

Girata a Palermo, la fiction ha tra i protagonisti  ragazzi extracomunitari provenienti da diversi paesi africani, scelti per strada, nei locali e nelle comunità di ritrovo. Nel cast anche Andrea Tidona, Paolo Briguglia e Massimo Sestini.

Tiziana Leone

(nella foto Isabella Ragonese)