Pubblicato il 28/02/2020, 19:02 | Scritto da Gabriele Gambini

Nicolò Duchini, Masterchef 9: I più bravi sono Davide, Antonio e Marisa

Nicolò Duchini, Masterchef 9: I più bravi sono Davide, Antonio e Marisa
Il concorrente di Montepulciano esce dalla cucina del talent show in onda ogni giovedì alle 21.10 su Sky Uno, mancando la finale per un soffio. Intervistato da TvZoom, racconta il suo percorso.

Nicolò Duchini: “Sono colpito dal carisma di Giorgio Locatelli”

Da mangiarsi le mani, i gomiti, a esser triviali persino le pudenda. Nicolò Duchini da Montepulciano, capelli da bravaccio manzoniano e passione sconfinata per i fornelli, esce dalla cucina di Masterchef 9 a un passo dalla finale. Un po’ come ritrovarsi a porta vuota a calciare un pallone scudetto, e colpire il palo con gran costernazione dei tifosi. Fatale per il talentuoso Nicolò il Pressure Test, dove non è riuscito a soddisfare i giudici nella preparazione di un piatto a base di uova. Ma c’è dell’altro.

 

C’è l’errore in esterna. Tutto nasce da lì.
Ho cucinato bene la mia ricetta, ma ho dimenticato nel piatto una lisca. Errore fatale, che mi ha condotto dritto al Pressure Test. Peccato. Nella Mistery Box ero andato bene. In generale ero soddisfatto del mio lavoro, ma la lisca mi ha destabilizzato emotivamente. Nonostante tutto, credo che, se fossi andato in finale, non avrei rubato nulla.
Maria Teresa non era del tutto favorevole all’approdo di Davide verso la finale.
Sbaglia. Davide è un ragazzo animato da sana passione, si è meritato la finale.
Ha cucinato la Mistery Box assieme a suo fratello.
Cucinare con mio fratello è stato fantastico, quando l’ho visto al mio fianco mi sono sentito forte e sereno. Non è facile provare una sensazione di rilassatezza, nella cucina di Masterchef.
Come si è trovato al cospetto di uno chef ospite come Yannick Alleno?
Entrare in un tempio come il suo, nel cuore di Parigi, è stato bellissimo, ma mi ha messo addosso una pressione tremenda.
Alleno ha sottolineato come lei sia un po’ timido.
Nella vita non sono affatto timido. Ma in quell’occasione, mi sentivo sotto pressione.
Il suo futuro?
Ho un progetto: organizzare seminari di cucina per promuovere il cibo come stile di vita salutare e gustoso.
Tra i finalisti, chi ha le carte in regola per vincere?
I più bravi sono Davide, Antonio e Marisa. Maria Teresa non è al loro livello.
Qualcuno ha notato una sua gaffe con Bruno Barbieri.
Quando ho detto che il suo piatto era influenzato dalla cucina di Vescorelli? Non era una vera e propria gaffe. Un legame tra loro c’è.
Giudice preferito?
Chef Locatelli è un modello da seguire per carisma e fascino. Mi ha colpito molto.
I piatti preparati che l’hanno resa fiero del suo lavoro?
Sono fiero del piatto preparato con mio fratello, denso di gusti forti, ma equilibrati. Forse non ricucinerei il tortello fritto.
La lezione di vita imparata a Masterchef?
Ho imparato ad avere fiducia in me stesso, a puntellare le mie qualità mentali senza timore reverenziale. Mi sento cresciuto psicologicamente.
I momenti più belli?
Quando ho presentato il mio primo piatto ai giudici. Poi l’esterna a Vercelli: eravamo una squadra composita e compatta. E l’esterna a Brera.
Masterchef è anche un gioco fatto di rapporti umani.
Ho mantenuto un buon rapporto con tutti, mi ritengo un individuo empatico, capace di adattarsi alla personalità dell’interlocutore senza prevaricarlo. Ho legato molto con Luciano, il nostro rapporto è stato schietto in tutto. Poi conservo un bel ricordo di Francesca, Domenico, Antonio.
Se fosse arrivato in finale?
Avrei presentato una portata a base di carne e pesce nella stessa ricetta. Come dolce, una Sacher Torte con fegatini di pollo amalgamati nel cacao e marmellata d’albicocca. Una prelibatezza dolcissima e morbida.

Gabriele Gambini

(nella foto Nicolò Duchini)