Pubblicato il 28/02/2020, 18:00 | Scritto da Tiziana Leone

Yvonne Sciò: Nel mio documentario Seven Women racconto storie di donne coraggiose e di successo

Un viaggio privato nella vita delle protagoniste attraverso le loro voci firmato da Yvonne Sciò in Seven Women che Rai Cultura e RaiPlay propongono in prima visione assoluta

Un viaggio nel mondo delle donne attraverso le confessioni di sette donne tra giornaliste, attrici, stiliste, modelle e non solo. Da Rosita Missoni fondatrice, insieme al marito Ottavio, dell’azienda Missoni, a Rula Jebreal, giornalista di origini palestinesi; da Patricia Field, costumista di Sex and the City e Il Diavolo veste Prada, a Bethann Hardison prima top model al mondo di colore e attivista per i diritti degli afroamericani, da Susanne Bartsch e Alba Clemente, artiste newyorkesi, fino a Fran Drescher, icona della serie cult The Nanny.

Un racconto di storie talvolta difficili, ma anche di riscatti, di sogni e di passioni. Un viaggio privato nella vita delle protagoniste attraverso le loro voci firmato da Yvonne Sciò in Seven Women che Rai Cultura e RaiPlay propongono in prima visione assoluta sabato 7 marzo alle 23.00 su Rai Storia per il ciclo Documentari d’autore e, dall’8 marzo, online su RaiPlay.

Girato tra l’Italia e gli Stati Uniti, il documentario  racconta sette donne molto diverse tra loro ma che hanno in comune la voglia il coraggio di lottare, la creatività e l’originalità. Dopo Roxanne, la Sciò è tornata sulla strada del documentario, per un nuovo progetto tutto al femminile.

«Seven Women –  racconta Yvonne Sciò – nasce quasi come una conseguenza naturale del mio primo lavoro da regista. Volevo continuare il mio viaggio nel mondo delle donne e volevo continuare a raccontarle a bassa voce come piace a me. In questo nuovo progetto ne ho incontrate sette, tra l’Italia e gli Stati Uniti, e ho voluto raccontare una parte delle loro vite e dei loro successi professionali ma anche delle difficoltà dalle quali sono partite e della capacità di trasformarle positivamente. Penso a Rula Jebreal e alla fatica di crescere come donna orfana in un paese musulmano, ma anche alla mia amica Fran Drescher quando racconta delle violenze subite e della sua battaglia contro il cancro. E poi Rosita Missoni che avevo conosciuto da piccola con mia madre, giornalista di moda, che ci parla della sua infanzia, di Ottavio e della famiglia mentre Bethann Hardison, prima top model afro-americana apre i suoi ricordi su come abbia vissuto, in prima persona, l’apertura del mondo della moda alle persone di colore. Di Patricia Field e Susanne Bartsch, invece, mi ha sempre affascinato la passione per i costumi. Mi piace la loro visione che diventa forma, attraverso la propria arte. E poi, Alba Clemente che ricorda con romanticismo la magia del teatro ed il suo incontro con Andy Warhol e Francesco Clemente».

Tiziana Leone

(nella foto Yvonne Sciò)