Pubblicato il 26/02/2020, 14:02 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: le sedi delle tv svuotate dal coronavirus, tutti in smart working

Da Sky a Discovery dipendenti al lavoro da remoto. I paletti di Rai e Mediaset

Italia Oggi, pagina 17, di Claudio Plazzotta.

Sky Italia e Discovery Italia hanno messo i loro dipendenti in smart working da lunedì 24 febbraio. Nelle sedi milanesi dei due broadcaster televisivi, quindi, non c’è quasi nessuno, e tutti lavorano da casa. Altri invece, come Rai, Mediaset, La7 e ViacomCbs Italia, hanno preferito organizzarsi per l’emergenza sanitaria da coronavirus in maniera più soft e meno drastica.

Nel dettaglio, Sky Italia da lunedì 24 febbraio ha avviato lo smart working per 3 mila dipendenti, mentre solo 300 sono fisicamente nelle sedi per la natura intrinseca del loro lavoro (ad esempio operatori tv, giornalisti in onda, ecc). Il passaggio allo smart working è stato piuttosto agevole poiché Sky già da quattro anni ha dato il via alla possibilità per i dipendenti di lavorare da casa, con una infrastruttura già pronta a tutti gli accessi da remoto.

Anche Discovery Italia, che ha un’organizzazione del lavoro piuttosto snella, coerentemente con le indicazioni delle istituzioni ha invitato tutti i suoi dipendenti a lavorare in smart working da lunedì 24 febbraio e per tutta questa settimana, tranne per quelle funzioni che devono garantire continuità operativa. Peraltro il gruppo Discovery Italia ha già da tempo una policy interna per cui, almeno teoricamente, ogni dipendente ha smart working illimitato.

Cosa fanno Mediaset e Rai

Il gruppo Mediaset già da venerdì 21 febbraio ha intrapreso una serie di iniziative a tutela della salute e della sicurezza del dipendenti a seguito della emergenza sanitaria in cui si trova il Paese. Ovviamente sono esonerati dal rendere prestazione lavorativa tutti i colleghi che risiedono o sono domiciliati nei comuni isolati. Trasferte di lavoro ridotte a quelle assolutamente indispensabili, limitate le riunioni di lavoro con personale esterno, ampliamento delle attività in smart working (ovvero, da casa e senza recarsi in ufficio). Chiunque presentasse sintomi influenzali, raffreddore o problemi respiratori non cronici è invitato a restare a casa, e chi avesse avuto contatto con persone potenzialmente infettate dal virus deve segnalarlo alle autorità sanitarie, al proprio responsabile e alla direzione risorse umane, rimanendo a casa dal lavoro.

Il gruppo Rai dispone che «coloro che si sono recati nelle aree di rischio negli ultimi 14 giorni devono segnalarlo alle autorità sanitarie e alla task force aziendale. Tali soggetti, al termine della missione, non potranno accedere al siti aziendali e sono invitati a restare a casa per un periodo di 14 giorni dalla data del rientro, lavorando da remoto». L’azienda pubblica ha disposto due punti di distribuzione di mascherine, guanti e disinfettante nella sede di Milano in corso Sempione e di Roma a Saxa Rubra.

 

(Nella foto la sede di Sky Italia)