Pubblicato il 09/02/2020, 17:00 | Scritto da Tiziana Leone

Amadeus: Sono l’uomo più felice del mondo, ma ora voglio solo tornare ai miei Soliti Ignoti

Amadeus: Sono l’uomo più felice del mondo, ma ora voglio solo tornare ai miei Soliti Ignoti
Dopo il successo, il conduttore da domani tornerà alla guida del suo quiz nel preserale di Raiuno. È quella la sua normalità.

Amadeus si gode il suo successo. Ha fatto il Saremo che voleva, Ha avuto il pubblico dalla sua parta. Ora torna alla sua normalità

Ora che il Festival è finito, Amadeus può finalmente uscire dalla tensione e lasciarsi andare alla commozione. «E’ la mattinata più difficile per me – confessa – I pensieri se ne vanno, la mente si svuota e ti prendi solo la parte bella, sono l’uomo più felice del mondo, ho realizzato un sogno, è vero che tutto quello che è accaduto, nel bene e nel male, era quello che desideravo fare fin da agosto – ammette – È stata una scommessa, una grande responsabilità, l’edizione numero 70 imponeva di fare qualcosa di particolare rispetto al solito, perché l’azienda mi aveva dato totale fiducia e questa fiducia credo di averla ripagata lavorando con onestà e sincerità, portando quello che pensavo potesse essere giusto». L’applauso della sala stampa lo spiazza. «Mi fate commuovere, ho 57 anni più si va avanti e più ci si commuove».

Il pubblico

Ma il suo primo e principale referente resta il pubblico. «Ringrazio il pubblico che è sovrano – aggiunge il conduttore – Ha capito che da parte mia c’era solo il desiderio di fare un bel festival. Tutto quello che ho vissuto lo terrò nel cuore e nei ricordi, Sanremo è una di quelle cose che solo vivi, puoi capire. Per chi fa il mio lavoro è la cosa più bella in assoluto. Ringrazio Fiorello, in queste cinque serate sapevo solo cosa cantava, nulla di quello che avesse intenzione di dire. Da amici è una cosa che non dimenticheremo più».

L’edizione in numeri

E’ stata un’edizione che ha visto salire i ricavi a 37 milioni di euro a fronte dei 31 incassati lo scorso anno, con un costo tra i 17 e 18 milioni.  Ma Amadeus non vuole premi, né candidature politiche. «Non mi candiderei mai a nulla, anni fa quando ho cominciato a fare i primi quiz mi chiamarono “il presentatore della porta accanto”. Io sono così, non vedo l’ora di tornare ai miei Soliti Ignoti, alla mia vita di tutti i giorni. Faccio l’unica cosa che volevo fare nella vita, ma a telecamere spente adoro essere una persona comune: Quando crei  un rapporto quotidiano con il pubblico non puoi mentire, la gente ha capito che sono così e faccio il mio lavoro con passione e onestà. Ora sono felice di tornare alla mia normalità da persona che ha fatto bene il proprio lavoro».

Il voto delle giurie

A decretare la vittoria di Diodato è stato il voto incrociato di tre giurie diverse. Il televoto ha premiato Francesco Gabbani, seguito dai Pinguini Tattici Nucleari e Diodato. La giuria demoscopica  ha votato Gabbani, poi Diodato e i Pinguini Tattici Nucleari. La sala stampa ha premiato Diodato, seguito da Gabbani e i Pinguini. L’incrocio dei voti ha portato alla vittoria Diodato con il 38% dei voti, seguito da Gabbani con il 27% e i Pinguini con il 23%.

Il futuro del festival

Quanto al futuro, il direttore di Raiuno, pur auspicando un Amadeus bis, preferisce prendere il tempo giusto per qualsiasi decisione. «Credo che Amadeus abbia fatto un ottimo lavoro da direttore artistico per la scelta della complessiva offerta musicale, però ne dobbiamo parlare con calma». Gira già il nome di Alessandro Cattelan, come possibile outsider. «Cattelan è un uomo interessante che porta un codice innovativo per Rai – aggiunge Coletta – Non so se sarebbe giusto per Rai1 o per Rai2, da settembre mi occuperò di gestire l’intero prime time delle tre reti, posso dire che lo osserviamo».

Tiziana Leone

(nela foto Amadeus)