Pubblicato il 31/01/2020, 12:05 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: forse c’è l’intesa sulle nomine Rai

Oggi in edicola: forse c’è l’intesa sulle nomine Rai
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: dopo l’incontro tra Salini e Gualtieri forse c’è l’intesa sui Telegiornali.

Rai, accordo sulle nomine. Orfeo al Tg3 e Salini resta

Il Messaggero, pagina 6, di Mario Ajello.

Parlano tutti, dal Settimo Piano in giù, e lungo i vialetti di Saxa Rubra così come nelle stanze del Nazareno, dell’«assicurazione sulla vita» di Salini. Ovvero di Mario Orfeo. Nel Cda Rai del 21 febbraio, questi i rumors, verrà nominato direttoredel Tg3. Perché Salini, ormai orfano di Di Maio, non può più resistere al pressing del Pd per un riequilibrio politico in Rai. Se fosse per i dem, i direttori dei tiggì, a cominciare dal Tg1, andrebbero cambiati tutti. Se l’ad non ne cambia qualcuno – come avrà capito anche dall’incontro che ha avuto con il ministro Gualtieri il quale gli ha raccomandato di far coincidere la maggioranza in Cda Rai con quella politica-parlamentare -, la sua situazione si farà davvero insostenibile.

Altre nomine

Dunque, altre nomine in vista. Giuseppina Paterniti, dal Tg3 potrebbe passare a RaiNews24 e Di Bella alla superdirezione degli Approfondimenti, cioè la cura dei talk show, tassello fondamentale anche alla luce delle tante elezioni regionali in arrivo? Questa serie di spostamenti potrebbe bastare al Pd, per compensare la difficile presa del Tg1 su cui anche dopo Di Maio il movimento non schioda? No, il Nazareno vuole anche qualcosa, perfino il cambio del direttore al Tg2 «troppo sovranista» e un riequilibrio nella testata regionale i cui vertici sono appaltati alla Lega. C’è poi chi immagina un altro tipo di turn over, senza considerare però che i 5Stelle non vogliono la Paterniti al Tg1 in quanto Carboni resta la trincea da non abbandonare. Comunque questo lo schema: la direttrice del Tg3 al Tg1, Orfeo come s’è detto al Tg3, Di Bella alla direzione Approfondimenti e Carboni a Rai News.

Tutto in nome di un «maggiore pluralismo» in Rai, come si è raccomandato Gualtieri nel faccia a faccia con Salini, il che significa meno M5S e anche meno Lega.

 

(Nella foto Fabrizio Salini)