Pubblicato il 28/01/2020, 17:00 | Scritto da Tiziana Leone

Mentre gli altri sono all’Ariston a provare, Fiorello e Tiziano Ferro raccontano il loro Sanremo

Fiorello scherza ai microfoni di radio deejay e prende in giro Amadeus. Tiziano Ferro confessa tutto quel che farà al suo Sanremo

Fiorello ai microfoni degli amici Linus e Nicola Savino a Radio Deejay. Tiziano Ferro via social. I due uomini del Festival che hanno avuto da Amadeus il compito di portare a casa un Sanremo “imprevedibile”, seppur ancora lontani dalla riviera, raccontano, ciascuno a modo proprio il Festival che sarà. E se Fiorello parla via radio, Ferro sceglie i social per svelare tutto quello che lo aspetta all’Ariston. Nessuna esclusiva. Nessuna corsa per avere le parole del cantautore in anteprima. Nulla. Tiziano parla ai suoi fan, felice come un bambino che ha appena ricevuto il regalo di Natale che aspettava da anni.

Fiorello si limita a a qualche battuta con gli amici di sempre. «A Sanremo sarò l’amico del conduttore, ci sarò tutti i giorni. E ad Amadeus ripeterò sempre la stessa frase:  “Ma cosa hai detto?  Ogni giorno”. Lui è tranquillo, lo sappiamo che è la persona più buona del mondo».

Tiziano Ferro

In partenza da Los Angeles, dove, vive, l’artista ho voluto annunciare via social quel che lo aspetta all’Ariston. «Canterò, sicuramente, oltre ai miei successi, e ormai posso dire successi perché ho 40 anni,  anche alcune delle canzoni che hanno fatto i miei Sanremo, che sono entrate nella mia vita direttamente dalle porte del Teatro Ariston per rendere omaggio ai 70 anni del Festival».

Mia Martini, Massimo Ranieri e Domenico Modugno 

«Non può mancare Mia Martini – spiega l’artista – Niente come lei che guardava la galleria dell’Ariston mentre ci gridava addosso Almeno tu nell’universo. E noi le credevamo tutti». Poi canterà Nel blu dipinto di blu di Modugno. «Camminando di fronte al museo dei Grammy a Los Angeles un giorno ho visto il suo nome inciso su una stella di marmo sul pavimento e mi sono emozionato. E mi sono anche sentito orgoglioso». Infine il duetto con Massimo Ranieri: «Era il 1988. Lui termina la sua prima esibizione con Perdere l’amore, il salotto di casa mia cade nel silenzio più assoluto e mio padre dice “Questo vince”. E io da quel giorno penso che voglio essere come lui».

La felicità di Ferro

La felicità di restare all’Ariston per cinque intere serate è incontenibile «Da zero a dieci sono contento 1997, cioè  da quando sogno di andarci», confessa Tiziano Ferro che aggiunge: «Ma quelli davvero scioccati sono stati i miei genitori. Scioccati e contenti. Vorrei portare a Sanremo per un duetto la mia mamma». Di certo l’artista presenterà Ferro  il documentario che ha preparato per Amazon Prime, in uscita a giugno. «Un progetto completamente nuovo e inatteso, che nasce dall’urgenza di dire qualche cosa in più di me rispetto a quello che tutti sanno già».

Tiziana Leone

(nella foto Tiziano Ferro)