Pubblicato il 22/01/2020, 17:00 | Scritto da Tiziana Leone
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Emma D’Aquino: Sul palco dell’Ariston sarò sempre me stessa, non sono una rockstar

La giornalista era già stata all’Ariston nel 2019 nel Festival di Claudio Baglioni. Ma quella fu solo una breve partecipazione. Stavolta sarà diverso

Sarà a Sanremo nella serata del mercoledì, con la sua collega del Tg1 Laura Chimenti e Sabrina Salerno, ma per Emma D’Aquino il palco dell’Ariston non è una novità, visto che nel 2019 ci salì per duettare e scherzare sulle note di Sabato pomeriggio con Claudio Baglioni. Una seconda volta giunta inattesa e quasi per caso. «Tutto è partito da una battuta di Fiorello: in collegamento con Laura Chimenti al Tg1 anticipa che io e lei saremmo andate a Sanremo a condurre per una sera. Ero a New York per lavoro, mi cominciano ad arrivare sul cellulare messaggi di complimenti. Non sapevo nemmeno per cosa. Poi ho appreso della battuta di Fiorello e la cosa si è concretizzata davvero. Per me è una seconda occasione».

La prima era stata una breve partecipazione, stavolta sarà padrona di casa per una sera.

«Diciamo che noi accompagneremo Amadeus, che resta il vero padrone di casa. Certo sarà un impegno maggiore rispetto alla volta precedente, ma al momento sono ancora di conduzione al Tg1. Comincerò a pensarci tra qualche giorno».

Con tutta la bufera che si è scatenata  su Sanremo è impossibile non pensarci…

«Sanremo è così bisogna pur parlarne».

Cosa pensa delle accuse di sessismo rivolte ad Amadeus? 

«Amadeus si è già scusato, capisco che la sua frase possa aver suscitato delle critiche, perché nessuno si vuol sentire dire di “stare un passo indietro”, ma io ero presente alla conferenza stampa in cui ha parlato di Francesca Sofia Novello, è stato frainteso, voleva solo dire che la ragazza non viveva di luce riflessa».

Sarà stato frainteso, ma a Sanremo bisogna sempre fare attenzione alle parole.

«Io vado in diretta tutte le sere al Tg 1e so bene che bisogna fare attenzione alle parole, anche se a volte può scappar qualcosa di non politicamente corretto».

Ora però le polemiche sono dirette su Junior Cally, per i testi delle sue canzoni. Lo conosce?

«Onestamente no. Non conosco la canzone incriminata, ma qualsiasi inno alla violenza o alla sopraffazione nei confronti della donna, è sempre da rifiutare. Se questi sono i toni che usa come ho letto, mi risulta difficile dare torto a chi protesta».

Quindi è d’accordo con chi dice che Junior Cally non dovrebbe andare a Sanremo?

«Quel testo non piace neanche a me, ma non ho ascoltato la sua canzone sanremese e credo che un artista possa anche cambiare nel corso della sua carriera. E’ stato così per molti». 

Lei e la sua collega Laura Chimenti sarete all’Ariston con Sabrina Salerno, la conosce?

«No, non conosco lei personalmente, ma il suo passato musicale sì. Siamo quasi coetanee».

L’Ariston la spaventa?

«Non ci voglio nemmeno pensare, è qualcosa che non ho mai fatto. Andare in onda con un Tg1, anche con un’edizione straordinaria, fa parte del mio lavoro, è collaudato, so farlo. Ma stavolta è diverso, mi affiderò all’improvvisazione».

La vediamo tutte le sere al Tg1 in veste “istituzionale”, cosa l’ha convinta a questo salto nello show? 

«Mi piace provare e poi sono cresciuta con il Festival di Sanremo. L’ho sempre guardato, con mio padre che mi doveva mandare a forza a letto perché io avrei visto tutto fino alla fine. E poi non capita tuti i giorni che una giornalista possa salire sul palco dell’Ariston, per cui quando me l’hanno proposto non ci ho nemmeno pensato, ho accettato e li ringrazio».

Avrà scatenato qualche invidia tra le sue colleghe…

«Credo sia umano pensare “quanto vorrei essere al suo posto”. E’ capitato anche a me di fonte a un servizio del Tg1 fatto da altri colleghi. Ma ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà e complimenti, anche da parte di giornalisti di Sky» 

Qual è il suo primo ricordo legato a Sanremo?

«L’immagine di Rino Gaetano che canta “Gianna”, con il suo cappello e la sua canzone irriverente, che non riuscivo a capire cosa volesse dire, ma mi sembrava comunque originale. E poi aspettavo i grandi artisti stranieri. Insomma Sanremo è sempre stato Sanremo».

Forse all’epoca era meno politico di oggi?

«La differenza è che oggi i social amplificano ogni cosa, tutto è sotto la lente di ingrandimento, dalla politica alla cronaca. Per Sanremo vale ancora di più».

Come si vestirà?

«Non lo so, ma non vi aspettate una D’Aquino appariscente, il mio giusto resta quello di sempre, non sono una rockstar».

Tiziana Leone 

(nella foto Emma D’Aquino)