Pubblicato il 16/01/2020, 19:04 | Scritto da Gabriele Gambini

Peter Gomez: Sono le venti non è un tg, è un approfondimento sui fatti

Peter Gomez: Sono le venti non è un tg, è un approfondimento sui fatti
Peter Gomez presenta la sua nuova creatura televisiva: si chiama Sono le venti, andrà in onda sul Nove da lunedì 20 gennaio alle ore 20.

Sono le venti è prodotto da Loft Produzioni

«Il bello non è nemico del vero, una confezione formale curata secondo criteri televisivi contemporanei non stride con un racconto dettagliato della notizia», dice Peter Gomez. L’occasione è ghiotta: il giornalista sta presentando la sua nuova creatura, Sono le venti (Nove, da lunedì 20 gennaio alle 20), ideata con gli autori televisivi Marco Posani e Luca Sommi, con Duccio Forzano a far da supervisore artistico e con una redazione di giovani videomaker a curare i servizi.

«Andremo in onda nello stesso orario dei telegiornali, ma il nostro scopo non è erodere il loro consenso. Facciamo un lavoro diverso. In mezz’ora commenteremo i principali fatti d’attualità, soprattutto legati alla criminalità organizzata, alla meritocrazia, alla corruzione in ambito amministrativo, non scordando i diritti civili e l’ambiente.
Cercheremo però di fornire dettagli diversi da quelli che si possono trovare nella sovraesposizione del web e della tv, per offrire al pubblico spunti di riflessioni inediti».

Di scuola montanelliana, Gomez ricorda gli albori della sua carriera: «Prima di lavorare a Il Giornale, ero un giovane redattore de L’Arena a Verona. Imparai il giusto modo di trattare la notizia, con chiarezza e con la consapevolezza che ogni ambito giornalistico, dalla politica alla cronaca nera, deve essere trattato con il medesimo peso».

Tanti gli ospiti che verranno in studio a far da contraltare al giornalista, ormai a suo agio nel ruolo di (quasi) conduttore, soprattutto dopo il successo de La Confessione: «Se penso a La Confessione, nelle prossime edizioni sogno numerose altre interviste, da Vasco Rossi a Marcello Dell’Utri».
GUARDA LA VIDEOINTERVISTA

 

 

Gabriele Gambini

(nella foto Peter Gomez)