Oggi in edicola: si chiude l’anno nero del digitale terrestre
Un 2019 di fuoco sul digitale
Italia Oggi, pagina 17, di Claudio Plazzotta.
Negli ultimi 12 anni l’Italia ha vissuto la nascita e l’affermazione di tantissimi nuovi canali in chiaro sul digitale terrestre. L’evoluzione della piattaforma Dtt, tuttavia, sembra aver raggiunto una fase nuova, dove resistono solo i grandi gruppi ben radicati nella Penisola, mentre gli editori più piccoli, o comunque con investimenti ridotti sul mercato televisivo italiano, fanno più fatica e non riescono ad avere una raccolta pubblicitaria sufficiente a finanziare le iniziative.
Nel solo 2019 sì è infatti assistito all’uscita dal business del digitale terrestre di un colosso come Sony (chiusi i canali Pop e Cinesony, e ceduti gli lcn a Mediaset), e di De Agostini (venduto Super! a Viacom, chiuso Alpha e ceduto l’lcn 59 a Discovery). Pure Viacom, che continua a essere presente con i suoi canali in chiaro (Paramount Network, VH1, Spike e, appunto, Super!) ha però passato a Sky Media l’’incombenza della raccolta pubblicitaria chiudendo la propria concessionaria.
Per non parlare dei tedeschi di Home Shopping Europe GmbH che, lo scorso luglio, hanno preferito liberarsi di HSE24 spa (che, tra gli altri, controlla l’omonimo canale di televendite all’lcn 37) trasferendola al gruppo GM Comunicazione della famiglia Sciscione.