Pubblicato il 07/01/2020, 12:05 | Scritto da La Redazione
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Oggi in edicola: Amadeus ci mette una pezza con Rita Pavone

Un Sanremo extralarge. Rita Pavone tra i rapper

Il Mattino, pagina 13, di Federico Vacalepre.

Con la leggerezza del conduttore generalista, Amadeus corregge se stesso e ripresenta il suo cast sanremese: la prima volta, come voce dal sen fuggita, ha negato l’anteprima alla Rai che gli paga il lauto stipendio, ieri sera è tornato nei ranghi, annunciando allargamento a 24 dei big, grazie a un ritocco del regolamento che ne prevedeva 22, in diretta durante la puntata dell’Epifania de I soliti ignoti. Interrogato a fine anno sull’eventualità di una simile trovata «extralarge» l’aveva bocciata: «Già siamo tanti, sai a che ora si finirebbe? I telespettatori il giorno dopo lavorano, devono andare a dormire a un orario decente».

E a che ora si finirà grazie alla presenza, in zona Cesarini, di Rita «evergreen» Pavone, 74 anni una canzone intitolata Niente (Resilienza 74) e Tosca Ho amato tutto, che Sanremo l’ha già vinto nel 1996 (Vorrei i contrarti tra 100 anni), ma è diventata una vera primadonna della nostra canzone grazie alle cose che ha fatto dopo? I critici per il cast troppo giovane saranno sedati? I rinnovatori daranno fiato alle loro trombe ricordando che la classifica manifesta potrebbe penalizzare una leggenda della nostra canzonetta come l’eterna Giamburrasca? Sette donne su 24 basteranno per non parlare di una kermesse maschilista?

Nell’attesa di ascoltare le canzoni, e di dimenticare I soliti ignoti che siamo stati costretti a seguire ieri per doveri festivalieri, la rottamazione all’Ariston prosegue, la strada aperta da Claudio Baglioni è seguita da Ama, sia pur con qualche scorciatoia di troppo, che tiene insieme le curve di Elettra Lamborghini e l’omaggio a Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari

 

(Nella foto Amadeus)