Pubblicato il 03/01/2020, 14:04 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Oggi in edicola: anche i produttori di televisori vendono la pubblicità

Oggi in edicola: anche i produttori di televisori vendono la pubblicità
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: i marchi tv entrano nel mondo dell’advertising grazie agli apparecchi smart.

I marchi tv vendono pubblicità

Italia Oggi, pagina 16, di Andrea Secchi.

Vendere un televisore a una famiglia ogni 7/8 anni, il tempo medio di rinnovo di un apparecchio tv in casa, non basta. Ecco perché i grandi produttori sì stanno attrezzando per vendere qualcosa che fino a poco tempo passava soltanto sugli schermi che costruivano: la pubblicità. La svolta è arrivata con l’avvento delle smart tv e con la loro possibilità di mostrare inserzioni personalizzate alla pari di quelle del web.

Samsung, il più grande produttore mondiale di televisori, ha cominciato già dal 2015 a lavorare sul business dell’advertising. In quell’anno il marchio coreano ha lanciato Samsung Ads, una divisione con sede a New York a capo della quale ha chiamato Tom Fochetta, un manager proveniente da Amazon (e prima ancora da Google) dove faceva parte del team che ha avviato il business dell’advertising video del gigante dell’e-commerce.

Finora l’attività di Samsung Ads non ha avuto grande rilievo, nemmeno negli Stati Uniti, il suo territorio di elezione, dove gli smart tv sono ormai molto diffusi. Dal 2018, però, il produttore coreano ha iniziato a lavorare per ottenere accordi con i produttori delle applicazioni che ospita sui propri televisori per ottenere da loro parte delle inventory, degli spazi destinati alla pubblicità, da vendere in proprio.

Amazon precursore

Un cambiamento epocale per un produttore di televisori, sebbene Samsung stia semplicemente seguendo la strada tracciata da altri. Già Amazon, per esempio, ha adottato un meccanismo simile per i suoi Fire Stick, i dispositivi che connessi ai televisori li trasformano di fatto in smart tv e qui si comprende come mai Samsung sia andato a pescare proprio fra i manager della società di Jeff Bezos per avviare la propria unit.

Stessa cosa fa Roku, altro marchio molto conosciuto, soprattutto negli Usa, per i suoi set top box e le smart stick. Questi due player, Amazon e Roku, sono riusciti addirittura a ottenere il 30% delle inventory sulle app degli ott che inseriscono nei propri prodotti. In ogni caso i produttori entrano così in qualche modo in un ambito che prima era dei broadcaster e dei fornitori di servizi media audiovisivi, sebbene qui si parla più di pubblicità digitale, differente (almeno in parte) da quella del canali televisivi tradizionali.

 

(Nella foto una smart tv Samsung)