Pubblicato il 28/12/2019, 17:02 | Scritto da Gabriele Gambini

Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu: Che spasso vedere un giovane Bruno Pizzul rinfacciare un errore all’arbitro Lo Bello

Luca e Paolo: “Il nostro Genoa ci ha regalato più dolori che gioie”

«Il più bravo a giocare a calcio tra noi due? Sicuramente Luca, ma non perché sia forte lui, la realtà è che sono scarso io», dice Paolo Kessisoglu nel suo botta e risposta col compagno di scorribande di una vita, Luca Bizzarri. I due genovesi non perdono il gusto per la stoccata cinica, ligure per nascita, internazionale per vocazione. Senza il fardello deteriore dell’essere nazionalpopolari: i due sono popolari, sono nazionali, ma sannno destreggiarsi tra picchi e cadute del linguaggio forti di una certezza:  «Il comico bravo è colui che sa gestire i tempi dei dialoghi e dell’azione. Il talento vero sta tutto lì», puntualizza Luca.

Anche il calciatore bravo è colui che sa gestire i tempi di gioco con maestria. Questo lo si sa dai tempi della B-Zona di Oronzo Carà. Il Campionato fa 90, su Rai2 in prima serata domenica 29 dicembre, celebra il mondo del pallone con la conduzione di Luca, Paolo e di Mia Ceran. Con Ubaldo Pantani a far da incursore. La squadra di Quelli che il calcio pronta a cimentarsi in un gioco a quiz che vede coinvolte tre squadre di glorie calcistiche nazionali: Giuseppe Boninsegna, Oscar Damiani, Eraldo Pecci per gli anni 60/70; Evaristo Beccalossi, Giuseppe “Nanu” Galderisi e Bruno Giordano per gli anni 80/90, Federico Balzaretti, Luca Toni e Nicola Ventola per gli anni 2000/10.

Non mancheranno filmati esclusivi prelevati dalle teche Rai, domande studiate ad arte per ripercorrere la storia dello sport più amato e discusso dagli italiani, ospiti come Marco Civoli, Neri Marcorè, Melissa Satta, Bruno Pizzul, Lorenzo Minotti.

Luca e Paolo: un momento positivo e uno negativo della vostra carriera di tifosi genoani?
Paolo: Il momento positivo è la partita del Genoa in Coppa Uefa contro il Liverpool. Fasti lontani che noi tifosi ricordiamo oggi a fatica. Quello negativo la sconfitta 5-0 contro l’Udinese di Zico. Fu la prima partita del Genoa che mio padre mi portò a vedere e non fu un debutto trionfale per me.
Luca: Condivido il ricordo positivo di Paolo. Tutto il resto sono momenti negativi (ride, ndr). Eccezion fatta per uno spiraglio che si chiamava Gian Piero Gasperini e che ci siamo fatti scappare.
Il campionato fa 90 è un quiz con alcuni nomi gloriosi della storia del calcio italiano.
Paolo: Da Boninsegna a Balzaretti, passando per Luca Toni. Ne vedrete delle belle.
Luca: Sono i nomi che hanno circolato sui nostri diari di scuola, mi incuriosisce vedere all’opera i più anziani soprattutto.
Il racconto del calcio e la Storia della televisione vanno di pari passo.
Paolo: Sono nato nel 1969. Mio padre, per festeggiare la mia nascita, comprò un televisore. Mia madre, malignamente, sostiene che in realtà l’abbia comprato per guardare i Mondiali di Messico ’70.
Luca: Nel programma ci saranno alcune chicche prelevate dalle teche Rai. Mi ha colpito il fimato di una Domenica Sportiva di tanti anni fa, in cui un giovanissimo Bruno Pizzul intervistava l’arbitro Lo Bello e gli mostrava un errore da lui commesso durante una partita. Lo Bello ammise candidamente di aver sbagliato. Fu una sorta di VAR ante litteram. Vi immaginate se una cosa del genere accadesse oggi?
Buoni propositi per l’anno nuovo.
Paolo: L’anno si conclude bene con questa serata speciale. Poi puntiamo a portare nel porto  a maggio la nave di Quelli che il calcio.
Vi esibirete a Capodanno con Roberto Bolle.
Luca: Bolle in realtà è invidioso dei nostri fisici, ci ha chiamati per confrontarsi e avere una rivalsa. Scherzi a parte, è un ragazzo d’oro, esattamente come lo si immagina sia fisicamente, sia umanamente.Nel mondo della comicità si fa un gran parlare della differenza tra la satira della stand-up, di matrice anglosassone, e la commedia dell’arte italiana, figlia delle maschere e del tormentone. Voi come vi collocate?
Paolo: Ciò che rende peculiari stand up comedians come Ricky Gervais sono i temi trattati. Spaziano dall’autismo alla violenza sulle donne facendo satira politicamente scorretta con grande arguzia. Nel nostro Paese, certe tematiche non si potrebbero trattare.
Luca: I linguaggi della comicità in fondo sono simili a qualsiasi latitudine. Ciò che rende vincente uno spettacolo è soprattutto il ritmo, i tempi comici, la gestione dell’impatto delle battute sul pubblico. Lì sta la differenza tra un bravo comico e un comico cattivo.
Un Sanremo fu memorabile proprio per il vostro intervento abrasivo e ricco.
Luca: Memorabile anche per noi, che però in quelle occasioni riusciamo a riderci su solo dopo anni di distanza (ride, ndr).

Gabriele Gambini 

(Nella foto Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu)

 

 

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