Pubblicato il 20/12/2019, 12:03 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: Matteo Renzi vorrebbe tornare in tv

Non si vive di sole conferenze: Renzi punta sui documentari

Il Fatto Quotidiano, pagina 8, di Valeria Pacelli e Carlo Tecce.

Le attività non politiche del politico Matteo Renzi sono frenetiche. Non soltanto conferenziere a gettone che gira il mondo tra Qatar e Cina e l’intera penisola del Golfo e pure il Kazakistan, ma anche narratore televisivo che studia nuovi progetti. Come dicono quelli bravi.

E dunque il documentario Firenze secondo me potrebbe essere un prologo. Al Fatto risulta che l’ex premier vorrebbe girarne altri e così le proposte che circolano tra i dirigenti televisivi sono pervenute anche a Mediaset.

Col primo documentario Firenze secondo me, prodotto dall’agente Lucio Presta, il senatore semplice di Firenze ha incassato 454.000 euro a fronte di 20.000 euro per quattro serate su Nove che la multinazionale Discovery ha pagato al medesimo Presta. Come ha rivelato L’Espresso, i diritti versati dall’agente per Firenze secondo me, nell’autunno 2018, sono serviti a Renzi per restituire il prestito di 700.000 euro della madre dell’imprednitore Riccardo Maestrelli utilizzato per acquistare la villa sulle colline del capoluogo toscano.

Il 2% di share su Nove

Secondo l’ex premier il 2 per cento di share racimolato su Nove da Firenze secondo me è uno stimolo a continuare, magari su Mediaset. Forse il Biscione è il rimpianto di Matteo. Perché le televisioni di Berlusconi hanno trattato a lungo Firenze secondo me, girato nell’estate del 2018 con scene riprese durante il calcio storico che si tiene in piazza Santa Croce. Nel settembre del 2018, per esempio, Pier Silvio Berlusconi affermava di stimare il senatore: «Mi piacerebbe trasmettere la sua opera su Mediaset». Qualche settimana prima, Barbara Palombelli, nel programma d’informazione su Rete4, ha introdotto l’intervista all’ex premier con le immagini in esclusiva del documentario. Poi sarà accaduto un imprevisto perché neanche un mese dopo Firenze secondo me viene comprata da Discovery a un prezzo più basso, molto più basso, del milione circa chiesto al Biscione.

Presta dice a L’Espresso che ha la proprietà del documentario e quindi potrà sfruttarlo ancora in altri modi («farò un dvd e un libro»). Non avvilito dal 2 per cento di share, però, il politico Renzi può considerare proficua l’attività non politica del 2018 e del 2019: egli stesso ha rivendicato con orgoglio di aver dichiarato nel 2018 un reddito di 830.000 euro e più di un milione nel 2019. Si può notare che in attesa di togliere gli elettori residui di Forza Italia con Italia Viva, Renzi vorrebbe prendersi un pezzo di palinsesto dei canali di Berlusconi. Che poi la differenza tra grammi televisivi e politici, spesso, non si percepisce.

 

(Nella foto Matteo Renzi)