Pubblicato il 19/12/2019, 19:04 | Scritto da Gabriele Gambini

Lorella Boccia: Ringrazio la danza se oggi faccio la conduttrice

Tra gli ospiti della seconda edizione di Rivelo: il direttore di Tv Sorrisi e Canzoni Aldo Vitali, Yari Carrisi, Stefano Bettarini, Cecilia Rodriguez

«Sono una persona curiosa, mi piace andare oltre la superficie delle cose, la conduzione è la collocazione giusta per ciò che voglio fare nella mia carriera», ammette Lorella Boccia presentando la seconda edizione del suo Rivelo (da giovedì 19 dicembre su Real Time in prima serata). La formula del programma fa leva sull’intervista faccia a faccia: volti dell’attualità e dello spettacolo che non si sono ancora del tutto rivelati raccontano particolari inediti della loro vita, tra pubblico e privato.

Rivelo è un titolo pertinente per definire il percorso professionale di Lorella: «Devo tutto ala danza, mi ha consentito un disvelamento personale, indirizzando il mio percorso con consapevolezza».

Nasce ballerina. Qual è il legame tra la danza e la conduzione?

La danza è un mestiere nobilitante. Consente di esprimere per intenzione quello che sulle prime non riesci a dire con decisione. Da piccola non ero molto propensa ad aprirmi. Ballare mi ha insegnato la comunicazione non verbale, il linguaggio del corpo. Dopo aver imparato a esprimermi ballando, ho capito di essere pronta a esprimermi parlando.

A chi deve questo suo disvelamento personale?

A mia madre. Mi ha spronata a diventare ballerina, mi ha dato consigli, mi ha spiegato come limare i tratti del mio carattere cercando di esaltare i pregi e riconoscendo i difetti.

Un suo difetto e un suo pregio?

Sono sempre stata ipercritica verso me stessa. Questo atteggiamento mi ha permesso di affinare alcuni lati di me, ma grazie a mia madre ho imparato a riconoscerlo, trovando una via di mezzo senza lacerarmi di continuo. E poi sono una sognatrice. Mi capita di visualizzare con precisione il futuro, quel che mi piacerebbe diventare.

Sta diventando ciò che vuole essere?

Professionalmente mi sento una conduttrice. Amici mi dà una grossa opportunità su questo fronte, oltre che su quello della danza, così come ha fatto Colorado. Rivelo è un programma che mi appartiene e mi rispecchia a tutto tondo. Mi consente di essere me stessa, cosa non facile in tv.

Che cosa la solletica nell’incontrare gli ospiti di Rivelo?

Non li conoscevo a fondo, prima di incontrarli negli studi di Rivelo. Si sono aperti con me con naturalezza. Hanno concretizzato una mia convinzione: se guardi negli occhi l’interlocutore, sai che cosa ti sta dicendo davvero. La tv ha bisogno di verità.

Gli ospiti dei sogni?

Potendo sognare, dico Julia Roberts e Will Smith.

La sua carriera sta andando di pari passo con il privato. Suo marito Niccolò Presta è a sua volta impegnato in un ambito professionale non distante dal suo. Conciliare vita privata e lavoro è dura?

Se ci si ama e c’è rispetto reciproco, niente è difficile. Quando ci si innamora, si può fare poco. Succede senza preavviso. Ho conosciuto Niccolò quando lavoravo a Ciao Darwin. Ho impiegato cinque mesi ad ammettere che mi piacesse. Poi è stato inevitabile.

Un difetto e un pregio di Niccolò?

Il difetto: è disordinato come pochi. Di pregi ne ha moltissimi. Inizio col dire che è una persona estremamente intelligente. E poi è rispettoso, educato. Un uomo d’altri tempi.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Lorella Boccia)