Pubblicato il 09/12/2019, 14:04 | Scritto da La Redazione
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Oggi in edicola: ecco cosa cantano i finalisti di Sanremo Giovani

Oggi in edicola: ecco cosa cantano i finalisti di Sanremo Giovani
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: i protagonisti della finale del 19 dicembre su Rai1.

Sanremo giovani snobba donne e voci del Sud

Il Mattino, pagina 15, di Federico Vacalepre.

È un’Italietta canora a dichiarata trazione maschilista e Centro-Nord. Parliamo dei dieci concorrenti ammessi alla finale per Sanremo giovani in programma il 19 dicembre su Rai1: (Simone) Avincola, classe 1987, è romano come i Reclame, Fasma, e il figlio e nipote d’arte Leo Gassmann, a reclamare il primato della nuova scuola capitolina; da Torino vengono gli Eugenio in Via Di Gioia, da Milano Jefeo, dal Friuli l’unica donna, Shari, dall’Emilia Romagna l’italo-nigeriano Fadi, da Bassano del Grappa Thomas, con il solo Marco Sentieri, da Casal di Principe, in arrivo dal Mezzogiorno, probabilmente il più adulto del gruppo, con i suoi 38 anni.

Più che sbilanciato il cast anche sul fronte dei generi rappresentati: più trap che rap, vince il sound indie e urban, quasi cancellati gli altri generi, più o meno praticati, più o meno resistenti, in una nuova marmellata sonica che riscrive la teoria del pezzo «sanremese» non più ricercando melodie per trottolini amorosi, ma testi di pancia cantati con l’autotune e voglia di rottamazione. Il ritratto generazionale che viene fuori da queste canzoni – solo cinque arriveranno al Festival vero e proprio, in compagnia di due artisti provenienti da Area Sanremo e di Tecla Insolia, vincitrice di Sanremo Young – è sconsolato: in Un rider, e già il titolo è un programma, Avincola – all’attivo collaborazioni con Fiorello, Edoardo De Angelis e Freak Anthony – spegne il telefono, o almeno abbassa la suoneria, per cantare una precarietà che ormai è anche sentimentale, oltre che lavorativa.

Le canzoni

In Uno, due, stella, Jefeo, all’anagrafe Fabio Mignano, classe 2000, già visto ad Amici, trappa con l’autotune di prammatica «ma tra le case popolari la rabbia ci ha reso popolari» sognando di poter gridare alla fine il suo «liberi tutti». La sedicenne Shari (Noioso), lanciata da un trietto con Benji e Fede, con Stella punta tutto sulla voce oltre che sulla popolarità conquistata passando da Ti lascio una canzone a Tu sì que vales. Fasma, alias il capitolino Tiberio Fazioli, 23 anni, 33 milioni di streaming su Spotify per il suo primo album, autotuneggia a palla una storia d’amore lontana dai suoi modelli emo-trap. Ed è filtrata anche la voce di Marco Sentieri, che in realtà si chiama Pasquale Mennillo e in Billy blu immagina la vendetta buonista di una vittima di bullismo, mentre Leo Gassmann parla di sé, ma anche dei suoi coetanei che vivono come in un talent show quando apre Va bene, va bene così così: «Solo tu sai cosa significa sentirsi l’ultimo in una finale di artisti».

 

(Nella foto i finalisti di Sanremo Giovani)