Pubblicato il 02/12/2019, 18:00 | Scritto da La Redazione

Da questa sera Sky Arte propone I nazisti e l’arte rubata, tre puntate sulle razzie ai tempi di Hitler

Partendo dal trafugamento di grandi capolavori, operata su indicazione di Hitler, il documentario cerca di scoprire cosa è rimasto oggi di quel tesoro.

A più di 80 anni da quando il regime nazista fece razzia di opere classiche, Sky Arte propone la serie I nazisti e l’arte rubata, in onda da oggi alle 21.15.

La serie

Partendo dal trafugamento di grandi capolavori, operata su indicazione di Hitler, il documentario cerca di scoprire cosa è rimasto oggi di quel tesoro, con le storie di molti dei protagonisti di quegli anni e le restituzioni effettuate in questi ultimi decenni. Al centro dei vari episodi, le vicende delle opere che sono state distrutte perché appartenevano all’arte “degenerata” che non rispettava i canoni ariani o che sono state sequestrate perché avrebbero dovuto essere esposte nel Louvre di Linz, progetto architettonico di Hitler che rimase però solo sulla carta.

La prima puntata

Al centro della prima puntata dal titolo Hitler e Goering: la grande razzia, il Caso Gurlitt, uno straordinario ritrovamento di capolavori che nel 2010 ha riacceso l’attenzione sulla vicenda dei furti d’arte nazisti dalla quale si evince che a oggi continuano a mancare all’appello decine di migliaia di opere di cui si sono perse le tracce.

Gli altri episodi

Il secondo appuntamento in onda lunedì 9 dicembre Artisti e mercanti del Terzo Reich racconta il destino di un artista di regime, lo scultore Arno Breker, e le vicende dei mercanti d’arte che utilizzavano le opere cosiddette “degenerate” come merce di scambio per riempire le casse dello stato tedesco.
Infine il terzo episodio di lunedì 16 dicembre Monuments Men: una storia aperta si concentra sui protagonisti della lotta contro il grande furto d’arte nazista: su chi ha cercato di combatterlo durante la seconda guerra mondiale e su chi ancora oggi s’impegna per fare giustizia.
La Redazione
(nella foto Mostra d’arte “degenerata”)