Pubblicato il 22/11/2019, 19:00 | Scritto da Gabriele Gambini

Simone Rugiati: A tavola si può parlare di tutto, ma la politica mi farebbe passare l’appetito

Simone Rugiati: A tavola si può parlare di tutto, ma la politica mi farebbe passare l’appetito
Simone Rugiati torna con la nuova stagione di Food Advisor, su Food Network da martedì 26 novembre alle 22. Ai nostri microfoni racconta il programma e fa qualche battuta sul ruolo sociale del cibo.

Simone Rugiati: “Con Food Advisor sbaverete sul telecomando”

La maieutica della ricerca gastronomica stilosa. In un mondo di maniaci della golosità, Simone Rugiati aggira le sfide da talent show che in tv imperversano, e rilancia il suo Food Advisor (prodotto da Banijay Italia, da martedì 26 novembre alle 22 su Food Network) dopo il buon riscontro della prima stagione.
«Il pubblico sbaverà sul telecomando», dice lui. Il perché è presto detto. Lo Chef toscano girerà l’Italia alla ricerca delle eccellenze culinarie dei territori, in ogni puntata sperimenterà cinque versioni dello stesso piatto suggerite dagli advisor (una sorta di consiglieri) locali e decreterà quale rielaborazione lo ha colpito di più: «Non si deciderà il piatto migliore, ma la versione che preferisco di un macrotema prestabilito, immaginato da ristoratori o da esperti di cibo, anche da strada», precisa.
Eccellenze nostrane, e non solo quelle. «A Milano abbiamo sperimentato i ravioli cinesi e il kebab, entrati ormai a buon diritto nell’immaginario collettivo della città». Mentre ai nostri microfoni Rugiati racconta le novità del programma, gli scappa una considerazione sul ruolo sociale della convivialità: «Durante una buona mangiata si può parlare di tutto. Spesso, davanti a un bel piatto, iniziano le relazioni migliori. Ma per carità, non fatemi parlare troppo di politica mentre mangio. Mi passerebbe l’appetito».

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Gabriele Gambini

(nella foto Simone Rugiati)