Pubblicato il 22/11/2019, 17:02 | Scritto da Tiziana Leone

Vittoria Puccini: Vengo da una famiglia di avvocati e finalmente anche io indosso la toga per fiction

La serie tv, prodotta da Lucky Red con il sostegno del Comune di Mantova, è un legal thriller in 8 episodi per 4 prime serate.

È un légal drama, di quelli che tengono con il fiato sospeso fino all’ultima scena dell’ultima puntata. Difficile capire da che parte stare, se da quella del Pubblico Ministero Elena Guerra, interpretata da Vittoria Puccini, o da quella dell’avvocato Ruggero Barone , che ha il volto di Francesco Scianna. Nel mezzo l’unica imputata, Linda, (Camilla Monaco), e una serie di incroci pericolosi che trascinano i due contendenti in un processo alla propria coscienza, prima ancora che all’accusata.

La serie

Al via venerdì prossimo su Canale 5 in quattro puntate Il Processo, diretta da Stefano Lodovichi, e scritta da Alessandro Fabbri, con Laura Colella ed Enrico Audenino, riporta in tv un genere tipico delle serie americane, ma scarsamente frequentato in Italia. Ambientata a Mantova, racconta di vari personaggi che gravitano intorno a un unico, drammatico evento: l’omicidio brutale di Angelica, una diciassettenne coinvolta in affari più grandi di lei. Senza alcuna ispirazione alla realtà, la serie ha nel cast anche Simone Colombari, Maurizio Lastrico, Euridice Axen, con la partecipazione straordinaria di Tommaso Ragno e Roberto Herlitzka.

La protagonista

Per la Puccini interpretare un Pubblico ministero è stato un po’ come tornare a casa, visto che ha respirato diritto fin dalla nascita. Il padre avvocato, il nonno professore di diritto,  la passione per i libri di legge era quasi inevitabile, ma poi ha prevalso la voglia di diventare attrice come lei stessa racconta in questa intervista a TvZoom.

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Tiziana Leone

 

(Nella foto Vittoria Puccini)