Pubblicato il 18/11/2019, 19:04 | Scritto da La Redazione

33 giri Italian Masters: su Sky Arte il racconto dei dischi diventati memoria collettiva

La produzione di 33 giri Italian Masters è Except, Maurizio Biancani è al mixer

La musica, col suo substrato matematico su cui si erge un edificio poetico, diventa luogo di conservazione della memoria. Quel genere di ricordi che, in teoria, dovrebbero sguazzare tra le generazioni come patrimonio che resiste allo scorrere del tempo, ammesso che scorra davvero.
A raccontare quest’impresa ci pensa Sky Arte con 33 giri Italian Masters (la terza stagione da mercoledì 20 novembre alle 21.15). Sei appuntamenti in cui le bobine si aprono mostrando i masters originali di: Lucio Dalla con Lucio Dalla, Luca Carboni con Luca Carboni, Vinicio Capossela con Il Ballo di San Vito, Zucchero con Oro, Incenso & Birra, Alberto Fortis con Alberto Fortis, Enzo Jannacci con Ci vuole Orecchio. A Edoardo Rossi il compito di fare da ponte tra i dischi e il pubblico.

Il programma

Ogni puntata disseziona i fondamenti di un disco, ne scopre intenzioni e possibilità, confrontandole soprattutto con la contingenza dei tempi in cui fu pubblicato. E se Ricky Portera, chitarrista di Lucio Dalla, ricorda come «Durante la lavorazione si percepiva una bella aria, avevamo a che fare con un artista che veniva da album complicati, ma in questo caso tutto fu facile. Del lavoro precedente, Come è profondo il mare, dicevamo che c’era un qualcosa di commerciale e lo stesso Roberto Roversi, dal quale si era appena diviso, invitò a lasciarlo stare perché si era lasciato andare al ritmo commerciale», Roberto Pisoni, direttore del canale Sky dedicato all’arte, è compiaciuto del riscontro del programma: «Siamo alla terza stagione, ce ne saranno altre. Abbiamo trovato un ambito che appassiona sia noi, sia gli abbonati. Ha fan sfegatati e riceviamo attestati di riconoscenza. Un format originale che abbiamo registrato col tempo: ora abbiamo rotondità e maturità. Abbiamo avuto complicità di musicisti straordinari. Ogni disco cambia il viaggio: riconosci il programma, ma ogni puntata ha la sua deriva».
(nella foto 33 giri Italian Masters)

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