Pubblicato il 12/11/2019, 17:01 | Scritto da Tiziana Leone

I ragazzi di Prodigi, piccoli talent senza smania di popolarità

I ragazzi di Prodigi, piccoli talent senza smania di popolarità
Nove i giovani concorrenti di Prodigi, in onda domani in prima serata su Rai1, condotto da Flavio Insinna e Serena Autieri.

Lo show, realizzato in collaborazione con Unicef e EndemolShine, torna per il quarto anno su Rai1 per raccogliere fondi e per offrire una gara tra nove giovani talenti.

Alla trap preferiscono la musica classica, alla PlayStation il pianoforte, ai tatuaggi di Sfera Ebbasta i virtuosismi di Roberto Bolle. Sono i ragazzi di Prodigi,  pronti a presentarsi in tv, in prima serata su Raiuno domani, per cantare, suonare, ballare e essere giudicati, e chi non vincerà pazienza, perché il loro futuro è già scritto nel loro passato. «Bisogna distinguere tra i talenti, anche se sono sempre valori – sottolinea Beppe Vessicchio uno degli esperti che li giudicherà – Quelli che fanno i talent sono talenti spontanei, sono dotati naturalmente di voce e di passione. In Prodigi, invece, i talenti sono coltivati, studiano, per esempio si cimentano nei musical. Il musical raccorda la loro condizione d’età, la loro possibilità espressiva e i loro modelli».

Il programma

Condotto da Flavio Insinna e Serena Autieri, lo show, realizzato in collaborazione con Unicef e EndemolShine, torna per il quarto anno su Rai1 per raccogliere fondi, ma anche per offrire una gara tra nove giovani talenti, di un’età compresa tra gli otto e i quindici anni, che si esibiranno davanti alla giuria composta da Rossella Brescia e Luciano Cannito per la danza, Arisa per il canto, Beppe Vessicchio per la musica e al “segretario speciale” Nino Frassica. Al vincitore andrà una borsa di studio offerta dall’Unicef Italia.

I tanti ospiti della serata avranno ciascuno un proprio ricordo da portare con sé sul palco: se Ultimo, da poco ambasciatore Unicef, mostrerà un video realizzato con i bambini dellIstituto Comprensivo Ghandi di Roma, la scuola del suo quartiere romano di San Basilio, Alessandra Mastronardi offrirà una testimonianza delle famiglie siriane fuggite dalla guerra che vivono nei campi per rifugiati in Libano, come quello della Valle della Bekaa, dove giovani ragazze si allenano per diventare un giorno campionesse del mondo di basket, mentre  il CT della Nazionale Roberto Mancini racconterà la sua esperienza sul campo in Giordania, nel campo per rifugiati siriani di Zaatari, dove bambini e bambine, attraverso lo sport e il calcio in particolare, cercano di recuperare uninfanzia negata. «Sono un uomo fortunato e la fortuna devo rimetterla in circolo – confessa Insinna – Io sto con gli oppressi, sempre». Sul palco anche la piccola Giulia Golia, vincitrice della scorsa edizione.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Flavio Insinna)