Pubblicato il 11/11/2019, 15:04 | Scritto da Hannibal

La petizione di Anzaldi? Più firme per gli oranghi del Borneo

Giù le mani dalla Rai!

Michele Anzaldi, l’odiatore numero uno della Rai, ha fatto una petizione on line per tagliare il canone. Non gli piace la Rai, l’informazione è squilibrata, forse non è d’accordo con qualche costumista o regista tra quelli scelti. E così, mentre l’altro giorno i politici mettevano in scena il balletto ipocrita del convegno sull’indipendenza della Rai, durante il quale con la mano destra sparavano contro le pressioni dei partiti su viale Mazzini e con la mano sinistra chiedevano posti e poltrone e intervenivano su tutto, Anzaldi ha pensato bene di lanciare questa divertente petizione.

Raccolta firme

Su Change.org, la piattaforma specializzata nel genere di cui, però, Anzaldi deve essere poco esperto. Oppure ci ha provato ma gli è andata male. Perché, come sarebbe stato lecito attendersi, la proposta dell’abolizione di un’imposta dovrebbe raccogliere una caterva di firme. Invece ne ha raccolte poche, pochissime. Tuttavia, da inesperto del settore, dopo 24 ore Anzaldi ha emesso uno dei suoi 23 mila comunicati all’anno, in cui esultava per il fantastico risultato: 10 mila firme raccolte in 24 ore.

«La Rai rifletta», ha tuonato. Il mondo intero rifletta. Peccato che 10 mila firme in 24 ore è un flop clamoroso. Infatti, generalmente su Change.org le prime ore sono quelle di maggior adesione e si è subito visto che il ritmo era bassissimo.

Un flop

Per fare un esempio, se nelle prime 24 ore si stava a una media di 13 firme al minuto, nelle seconde 24 ore il ritmo è sceso a una media di 3 firme al minuto. Un disastro. Al momento siamo intorno alle 17 mila firme.

Per essere chiari: la petizione per salvare i macachi di Torino ne ha raccolte 398 mila, quella contro la cattura dell’orso M49 in Trentino 130 mila e persino Salviamo gli oranghi del Borneo è arrivato a 36 mila, il triplo di quella sul canone Rai. Abbiamo l’impressione che la petizione «fermate Anzaldi, l’odiatore della Rai» ne raccoglierebbe decisamente di più.

La cosa strana, però, è che Anzaldi si dimentica di essere al Governo, facendo parte del gruppo Italia Viva di Matteo Renzi, e quindi perché raccogliere firme su Change.org invece di andare dal suo Presidente del Consiglio o dal suo capogruppo o dal suo segretario di partito a chiedere modifiche per la tv di Stato? Come sempre, il sospetto è che siano tutte manovre propagandistiche, perché poi alla resa dei fatti nessun politico vuole togliere le mani dalla Rai.

 

Hannibal

 

(Nella foto Michele Anzaldi)