Pubblicato il 11/11/2019, 12:03 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: Fiorello costa tanto, ma rende molto di più

Elena Capparelli, direttore di RaiPlay: «Fiorello costa molto, ma vale di più»

Libero, pagina 16, di Francesca D’Angelo.

Adesso la partita si fa dura.

«Vero, ma partiamo da ottime premesse. Sono entusiasta dei risultati ottenuti: Fiorello non solo è riuscito a traghettare sulla piattaforma RaiPlay il pubblico over 50, ma ha anche scompaginato il linguaggio di Rai1, fondendolo con quello del web, e attirando sul primo canale il pubblico più giovane. L’ultima puntata ha per esempio registrato il 26% sul target ragazze 20-24 anni».

A voi però serviva fare presa sul pubblico over 50.

«L’aspetto incredibile è proprio questo: è stata un’operazione circolare, che ha centrato l’obiettivo dell’alfabetizzazione digitale (gli utenti over 50 della piattaforma sono aumentati del +30%), contaminando al contempo la rete generalista. La capacità di Fiorello di innovare si è trasferita anche a Rai1».

Cosa replica a chi sottolinea che, rispetto all’esordio, Viva RaiPlay ha perso quasi un milione di spettatori?

«Era nelle previsioni. Ci aspettavamo che la prima puntata registrasse gli ascolti più alti, spinta dall’effetto curiosità. Dal secondo giorno gli ascolti si sono consolidati, reggendo la controprogrammazione. Non dimentichiamo inoltre che la possibilità di vedere lo show anche su RaiPlay ha dato un senso diverso alla diretta in esclusiva».

Su RaiPlay com’è andata?

«Il risultato ha superato le più rosee aspettative: la mia ambizione era di riuscire a incrementare i visitatori del +30%. Grazie a Fiorello, la percentuale è schizzata al +50%. Durante la settimana di messa in onda di Viva RaiPlay, i video visualizzati sono aumentati del 40%, gli utenti registrati del +30%. Non è lievitato solo il bacino complessivo: le visualizzazioni medie giornaliere sono cresciute del +30%».

Perché avete scelto di realizzare uno show così breve per gli standard di Rai1 e un programma invece così lungo per il mondo digital?

«Abbiamo volutamente invertito le due pezzature. Prevedere un appuntamento tv più lungo di 15 minuti avrebbe tolto il sapore dell’anteprima. Quanto ai 50 minuti di Viva RaiPlay, non è vero che on demand funzionano solo i format brevi. Questa regola vale semmai per gli smartphone».

Mi tolga una curiosità: quanto vi è costata tutta quest’operaione? Fiorello ha invitato tantissimi ospiti, da Rovazzi a Giorgia, e immagino che non siano venuti sempre gratis…

«Non posso sbilanciarmi sul budget, ma Fiorello è riuscito a fare quello che nessuna campagna di comunicazione avrebbe mai potuto realizzare: ora tutte le persone sanno che la Rai ha una sua piattaforma on demand. Il risultato trascende gli ascolti (ottimi) del singolo programma e vale fino all’ultimo centesimo».

 

(Nella foto Elena Capparelli con Fiorello e Fabrizio Salini)