Pubblicato il 02/11/2019, 11:00 | Scritto da La Redazione
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Oggi in edicola: pronto il rimpasto ai vertici Rai

Oggi in edicola: pronto il rimpasto ai vertici Rai
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: l’amministratore delegato Fabrizio Salini starebbe pensando di cambiare il direttore del Tg1 e di Rai1.

Rai, pronto il ribaltone. Salini vuole cambiare anche i direttori dei Tg

La Repubblica, pagina 11, di Goffredo De Marchis.

Com’è sempre successo, il possibile cambio al Tg1 ha motivazioni politiche, ma i suoi fautori sono pronti ad argomentarlo anche con le difficoltà negli ascolti. Rispetto alla scorsa stagione l’edizione delle 20 perde in media un punto e mezzo. Oggi il Tg1 è guidato da Giuseppe Carboni che fu indicato a suo tempo dai grillini. Ma il Pd vuole che si cambi rotta. Dovrà fare i conti con il Movimento, che potrebbe anche accettare l’idea di operare un cambio. Il punto è con chi.

Salini non ama il gioco politico, non ne conosce le regole e da sempre ha preferito concentrarsi sul piano industriale, una rivoluzione per la Tv di Stato, che è riuscito a condurre in porto dopo anni di stasi. Ma la Rai significa potere e assetti, quindi bisogna mettere le mani nel frullatore. Alla poltrona di Carboni, come interni del Tg1, ambiscono Francesco Giorgino e Franco Di Mare. Il primo ha buoni rapporti con i grillini, ma viene dal centrodestra. Non è un nome di garanzia per il Partito democratico. Non sarebbe affatto la svolta auspicata dal Nazareno. Su Di Mare non ci sono veti. Si sta muovendo anche l’ex presidente della Rai Monica Maggioni. Ma il nome forte resta quello di Antonio Di Bella, oggi direttore di Rainews24. È un interno, conosce il mestiere e le dinamiche dei corridoi che tornerebbero utili in una redazione abbastanza spaccata. È gradito ai dem, ha rapporti buoni con i 5Stelle.

Le poltrone incrociate

Qui però inizia il rebus degli incroci. Salini vorrebbe promuovere a Rai1 Stefano Coletta, vicino al Pd, scalzando Teresa De Santis in quota leghista. Può Di Maio accettare che l’intera Rai1 sia in mano a Zingaretti? Per salvare il suo fiore all’occhiello Salini vorrebbe portare in Cda anche le nomine delle divisioni previste dal piano industriale. Macro direzioni sui generi (Intrattenimento, Approfondimento, Informazione, Daytime, Primetime).

Gli incroci aumentano, i guai pure. Chi vorrà fare il direttore di rete avendo un dirigente sopra? Si potrebbe allora avere la stessa persona per due poltrone: per esempio Coletta a Rai1 e Intrattenimento, o l’ex direttore generale Mario Orfeo a Rai3 e Approfondimento.

 

(Nella foto la sede Rai di viale Mazzini)