Pubblicato il 16/10/2019, 16:05 | Scritto da Tiziana Leone

Teresa De Santis, direttore di Rai1, resiste in sella al cavallo di viale Mazzini

Nominata in quota Lega, Teresa De Santis ha dichiarato pubblicamente che la Rai ha da sempre un editore che fa capo al Governo. Solo che ora il Governo è cambiato. 

Si era detto, e scritto, che il direttore di Rai1 Teresa De Santis avesse le ore contate. Morto un Salvini, si fa un Renzi. Ma la direttora è ancora lì, alla sua poltrona del quinto piano di viale Mazzini. Si dice che la signora sia molto operativa. Non solo sui programmi, ma per cercare una nuova collocazione. «Sta facendo di tutto, forse ce la fa a salvarsi», mormorano i muri sempre dotati di orecchie, naso e bocca di viale Mazzini.

Le amicizie di Teresa

E non solo nei palazzi della politica, ma anche Oltretevere, luogo “sacro”  che bisogna sempre tenersi caro. A fare da anello di congiunzione sarebbe l’amica Francesca Chaouqui, che ogni tanto si vede salire nel suo ufficio, vestita come una che va a fare la spesa la domenica mattina alle otto, nella speranza di non incontrare nessuno. Solo che invece incontra tutti. Ma lei, la Chaouqui, se ne frega. A differenza di tutte noi che preferiremmo evaporare all’istante. Come se ne frega la De Santis, d’altronde, ancorata alla sua poltrona nonostante Salvini sia finito all’opposizione, segno che il suo teorema illustrato al mondo durante una conferenza stampa, «da sempre la Rai ha un editore che fa capo al Governo» era più simile a quello di Marco Ferradini che a quello di Pitagora. Perché se la matematica non la freghi, a Ferradini sì. Il suo prendi una donna trattala male non aveva fatto i conti con Teresa, lei la donna che nei corridoi di viale Mazzini in pochi hanno sentito salutare, «eppure mi vede tutti i giorni da più di un anno», si lamentano in tanti, non è una che si faccia maltrattare, tanto meno da uno che ha scritto canzoni d’amore.

Baglioni e Fazio

Lo sa bene Claudio Baglioni, costretto a portare a casa un Festival di Sanremo in compagnia di Teresa che lo ha rinnegato senza nemmeno aspettare che il gallo cantasse. E lo sa bene anche Fabio Fazio, che Teresa non vuol neanche sentir nominare, lui e tutti quelli in odor di sinistra come lui, che da quando lei sta a Raino non hanno più messo piede. Eppure non è un generale alla Milly Carlucci, Teresa è un muro di gomma. Sorride sempre. Anche quando a domanda diretta, parte con una supercazzola colossale. Sorride, lasciandoti nel dubbio che abbia comunque ragione lei. Un esempio? «Il servizio pubblico è fatto di addizioni, di moltiplicazioni di ogni possibile rappresentanza delle istanze politico-culturali di questo paese. Lo ha sempre fatto, è nella sua storia e continuiamo a farlo senza nessun problema». Questo per dire che la Rai va dove la politica vuole. Ma con lo stile del “comesefosseantani”.

Le direzioni orizzontali

E ora che la sua stella si è offuscata, ora che tutti aspettano di vedere passare il suo cadavere sotto il cavallo di viale Mazzini, lei si schermisce, convinta che quei tanti dovranno aspettare ancora a lungo. Forse perché resterà a Rai1, mentre il nuovo piano industriale voluto dall’ad Fabrizio  Salini sulle nuove direzioni orizzontali prenderà forma, togliendo ai direttori di rete ogni forma. E sostanza. Ma almeno nessuno le toglierà la sua direzione. La sua sedia resterà a galleggiare nel vuoto. Senza un potere decisionale. E senza un euro di budget. Qualcuno sostiene che il piano e le nuove nomine entreranno a regime a fine anno. Poco più di due mesi e si tornerà alla solita roulette delle nomine. E chissà che nel frattempo Teresa non sia diventata croupier. 

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Teresa De Santis)