Pubblicato il 16/10/2019, 12:05 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: il 21 ottobre si decide per il canale della Serie A. Diletta Leotta fa impazzire le curve, ma non le femministe

Oggi in edicola: il 21 ottobre si decide per il canale della Serie A. Diletta Leotta fa impazzire le curve, ma non le femministe
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: MediaPro e Lega Calcio decideranno fra pochi giorni cosa fare con i diritti tv. La giornalista di Dazn è bersaglio di commenti sessisti, ma nessuna paladina del #MeToo si scompone.

Serie A-MediaPro, la Lega deciderà lunedì 21 ottobre

Milano Finanza, pagina 13, di Marco Capponi.

Il 21 ottobre sarà il giorno della verità sulla vicenda Serie A-Mediapro. L’assemblea della Lega Serie A sarà infatti chiamata a decidere se accettare l’offerta da quasi 1,3 miliardi di euro annui avanzata dal gigante catalano delle telecomunicazioni per i diritti tv del triennio 2021-24 e per una partnership finalizzata alla creazione del canale tematico della Lega. La società guidata da Jaume Roures ha messo sul piatto 1,15 miliardi a stagione, ai quali vanno aggiunti 55 milioni per i diritti d’ autore e 78 milioni per i costi di produzione. Si tratterebbe di una rivoluzione nel mercato dei diritti televisivi del calcio italiano, che dopo l’uscita di Mediaset è praticamente dominato da Sky Italia, abile anche nello strutturare una partnership strategica con Dazn (titolare dei diritti per la messa in onda di tre incontri su dieci a giornata) che permette ai clienti Sky di vedere tutte le partite con il loro abbonamento.

A bordo campo ci si Diletta e la curva nord esulta

Panorama, pagina 96, di Terry Marocco.

Plana sul San Paolo sensuale come l’attrice e modella colombiana Sofia Vergara, Diletta Leotta. Maglietta bianca tre taglie di meno, gonna a tubino fucsia, tacco da pin up. E così la «bombastica» conduttrice di Dazn viene accolta dalla curva, durante Napoli-Brescia, con un coro becero: «Fuori le tette!». Un grande classico delle tifoserie di solito alternato all’evergreen «Ollelé ollalla faccela vedé, faccela toccà!». Ma lei composta sorride, continua la passerella, fa segno di no con la mano e mostra il pollice verso come l’imperatore Commodo. Silenzio. Perché nessuna falange del #MeToo si è scatenata contro i cori sessisti? Dove si sono nascoste le femministe indignate? Solo una settimana fa eravamo tutti sdegnati davanti agli squallidi «buuu» per l’attaccante dell’Inter Lukaku. L‘inarrivabile presidente Lotito, con la sua proverbiale diplomazia, aveva dichiarato che i buuuu li beccano tutti, anche quelli «con la pelle normale». E allora ogni donna in maglietta aderente dovrà aspettarsi un «Escile» come corollario necessario.

 

(Nella foto Diletta Leotta)