Pubblicato il 11/10/2019, 12:05 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: Cairo pronto a prendere il posto di Berlusconi. Crollo della pubblicità per Mediaset

La domenica di Cairo: l’incontro con Silvio e l’idea della “discesa”

Il Fatto Quotidiano, pagina 8, di Marco Palombi.

L’incontro, segreto, sarebbe stato preparato e officiato dai due eterni alter ego di Silvio, Fedele Confalonieri e Gianni Letta: dagli uomini del partito Mediaset dunque, non dalla corte politica dell’anziano re di Arcore, il fu cerchio magico della declinante Forza Italia, che infatti smentisce sdegnato persino l’ipotesi di una chiacchierata tra i due editori. Il motivo è semplice: anche se non si sa cosa i due si siano detti, il retropensiero di tutti corre alla sempre negata, “per ora”, volontà di Cairo di seguire anche in politica il percorso di quel che sembra il suo modello. Che l’editore di Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e La7 ci pensi, nonostante il conflitto di interessi che già perseguitò Berlusconi, è il segreto di Pulcinella: giusto alla fine di agosto ha rilasciato un’intervista al Foglio pomposamente intitolata “Un altro governo è possibile. Il manifesto politico di Urbano Cairo”. All’interno di quel colloquio c’è anche una frase che non può non riverberarsi nell’incontro di domenica: “Io non sono e non sarò mai l’erede del Cavaliere. Io sono molto diverso da lui. Per essere ancora più chiaro: non vivo nell’attesa di ricevere una qualche investitura, né intendo assumere la guida di partiti già esistenti che hanno attraversato una parabola puntellata di successi e fallimenti. Nella vita non si prende il posto di qualcun altro… Se si vuole compiere un grande passo, si dà vita a una creatura inedita, la s’inventa di sana pianta. Gli innovatori inventano il nuovo, non riciclano il vecchio”.

Tv: -6,4%. Mediaset -10,7%, Discovery -2,1%, Rai -1,6%, Sky +0,7%, La7 +4,6%

Italia Oggi, pagina 18.

Il mezzo televisivo archivia i primi otto mesi dell’anno con una raccolta pubblicitaria in calo del 6,4%. Quindi, in valore assoluto, le inserzioni sono state pari a quasi 2,2 miliardi di euro nel periodo che va da gennaio fino ad agosto del 2019 (rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Il settore tv rinuncia quindi a 147,3 milioni di euro nel totale. La sola Mediaset cala del 10,7% e si ferma a circa 1,2 miliardi di euro negli otto mesi, una contrazione pari a 143,4 milioni di euro che coprono la quasi totalità della perdita del settore. Nel solo mese di agosto, però, il Biscione risulta in crescita del 5,2% attutendo la crisi del comparto nel singolo mese che sarebbe stato, al netto del dato registrato da Mediaset, giù dell’8,3% (e non a -1,2% ). La Rai, invece, contrae dell’1,6% fermandosi a 446 milioni di euro. C’è poi Sky che aumenta le inserzioni dello 0,7% attestandosi a 284,2 milioni di euro, mentre Discovery arretra del 2,1%, sulla soglia dei 144,8 milioni di euro. Infine, La7 sale del 4,6% raggiungendo i 102,6 milioni di euro.

 

(Nella foto Urbano Cairo)