Pubblicato il 07/10/2019, 12:02 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: il calcio italiano è povero. Netflix fa accordi con tutti

Oggi in edicola: il calcio italiano è povero. Netflix fa accordi con tutti
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: i conti della Serie A fanno ridere in confronto a quelli di Premier League e Liga spagnola. I numero uno della tv in streaming a Roma per stringere alleanze.

Calcio e Tv, Serie A in affanno: anche l’Huddersfield batte la Juve

La Repubblica, Affari&Finanza, pagina 20, di Luigi Dell’Olio.

La società cresciuta maggiormente in tempi recenti è la Juventus, tra le poche ad avere uno stadio di proprietà. Il bilancio al giugno 2019 si è chiuso con ricavi al netto delle plusvalenze per 494 milioni, 84 milioni in più in un anno, anche se questo non è bastato a generare un profitto, dato che all’ultima riga di bilancio segna un rosso di 39,3 milioni, per l’Impennata del costi dei tesserati (468 milioni) conseguente all’arrivo di Cristiano Ronaldo e altri giocatori. Il club si è dato da fare sia sul fronte delle sponsorizzazioni (salite da 86 a 108 milioni) sia nel merchandising (da 27 a 44 milioni). Ma considerato che restano pochi spazi per un ulteriore sviluppo degli introiti da botteghino, è verosimile che anche nelle prossime stagioni il club bianconero punterà con decisione sulle plusvalenze per rientrare nel parametri del Fair Play finanziario, che tra le altre cose prevede una perdita massima di 30 milioni nell’arco dell’ultimo triennio. Inoltre, per tenere i conti in ordine, il cda ha dovuto proporre agli azionisti un aumento di capitale fino a 300 milioni. Resta il nodo dei diritti televisivi: per la Juve questa voce nel complesso è leggermente cresciuta (da 200 a 206 milioni) solo per merito della Champions League, i cui introiti sono saliti da 78 a 95 milioni, ma quelli da competizioni nazionali sono scesi da 110 a 100 milioni. In pratica i Campioni d’Italia hanno incassato per la scorsa stagione meno dell’Huddersfield (110 milioni di euro), ultimo in Premier League, e sono distanti anni luce dalle prime due del campionato inglese, Manchester City (168 milioni) e Liverpool (171 milioni).

Netflix, la strada per crescere. Passa anche dal piccolo schermo

Corriere della era, L’Economia, pagina 28, di Maria Elena Zanini

Con Mediaset invece, indiscrezioni parlano di un accordo per la produzione di sette film e anche se i due gruppi non commentano, si parla già della messa in onda futura della terza stagione di Stranger Things su Italia1. Domani 8 ottobre Hastings sarà a Roma ed è probabile che svelerà alcuni dettagli di questa alleanza. Ma facciamo un passo indietro: quali vicende hanno portato a questa svolta? A distanza di quattro anni, dal suo debutto italiano, le aspettative di Reed Hastings non sono state deluse (per quanto riguarda i numeri, per lo meno). Ma la crescita sta rallentando a livello mondiale: a fine giugno Netflix contava 151,6 milioni di abbonati nel mondo, meno dei 153,9 milioni previsti e meno dei 156,5 milioni attesi dal mercato.

 

(Nella immagina il logo di Netflix)