Pubblicato il 03/10/2019, 12:03 | Scritto da La Redazione
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Oggi in edicola: la Procura di Milano chiede le tasse a Netflix. Il Governo sostiene Salini

Oggi in edicola: la Procura di Milano chiede le tasse a Netflix. Il Governo sostiene Salini
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: un’inchiesta stravolgerebbe il concetto di localizzazione degli Over The Top. Il ministro dell’economia dà il via libera al piano industriale della Rai.

Milano, i pm indagano su Netflix: «Incassano milioni, non paga tasse»

Corriere della sera, pagina 19, di Giuseppe Guastella.

Per questo motivo la Procura e le Fiamme Gialle hanno deciso di seguire il filone della «stabile organizzazione materiale» occulta, cioè quella struttura che la norma individua quando un’azienda che risiede all’estero ha in Italia una «sede fissa di affari per mezzo della quale esercita in tutto o in parte la sua attività». Una sede, cioè, che deve essere intesa in senso fisico, con locali, immobili, impianti, macchinari e servizi che sono a disposizione e che, anche in questo caso, partecipano in maniera significativa e rilevante al business. Cavi, fibre ottiche, computer, server e algoritmi, secondo gli investigatori, sono le strutture che nell’era della localizzazione internettiana hanno sostituito i vecchi opifici e gli strumenti di produzione e che farebbero rientrare Netflix nel concetto di «stabile materiale». Per garantire contenuti di elevatissima qualità, come la visione in Ultra Hd, il gruppo ha bisogno dl potenti infrastrutture distribuite capillarmente sul territorio che si diramano dai due nodi principali di Roma e Milano. Questo sta decretando il suo successo tra il pubblico.

Rai, il soccorso del Governo con l’ok al piano industriale

Il Messaggero, pagina 11, di Mario Ajello.

Tra viale Mazzini e via Veneto, palazzo Rai e sede del Mise, i telefoni sono stati bollenti in questi giorni. Ma adesso è arrivata al Settimo Piano la notizia che l’ad della televisione pubblica, Fabrizio Salini, aspettava più di ogni altra cosa. Il ministro Patuanelli (5Stelle), che deve dare l’ok al Piano industriale Rai, ossia una vera e propria rivoluzione aziendale in cui la digitalizzazione con RaiPlay (e Fiorello la star con il nuovo programma on line) e la creazione di nove super-direzioni che si occuperanno di tutto in maniera orizzontale tra le varie reti, è deciso a non prendere più tempo e a dare sostegno a Salini e a Foa. Per fronteggiare il disastro degli ascolti, rimettere in pista l’azienda e tentare il rilancio. L’ok, a giorni, al progetto Salini da parte del Mise – ma poi ci saranno altri passaggi e quello in Vigilanza Rai scatenerà scontri tra appetiti di partito tremendi, e s’è aggiunta Italia Viva nella contesa – contiene un segnale politico. Significa che s’investe ancora in questo Cda, risalente alla fase giallo-verde, e per Salini il via libera di Patuanelli può valere come una seconda investitura e anche per Foa che questo progetto lo ha sostenuto.

 

(Nell’immagine il logo di Netflix)