Pubblicato il 26/09/2019, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Elenoire Casalegno e Giovanni Ciacci: A Vite da Copertina siamo politicamente scorretti

Elenoire Casalegno e Giovanni Ciacci: A Vite da Copertina siamo politicamente scorretti
La coppa conduce da lunedì 30 settembre alle 18.30 su TV8, Vite da copertina, con rubriche di gossip, attualità e spettacolo. E tantissimi aneddoti. Ai nostri microfoni raccontano la nuova stagione del programma.

Elenoire Casalegno e Giovanni Ciacci: “Il nuovo studio di Vite da copertina ci consente di usare tecnologie come la realtà aumentata”

Giocano di sponda, sembrano un po’ i Sandra e Raimondo 2.0. applicati al gossip nostrano e internazionale. Giovanni Ciacci e Elenoire Casalegno sono i padroni di casa di un Vite da copertina (dal 30 settembre alle 18.30 su TV8) rinnovato nel look e nel modo di affrontare i temi.

«La parola d’ordine sarà leggerezza, ma non scorderemo un pizzico di politicamente scorretto», dice la coppia all’unisono. In pasto agli spettatori: perle di gossip, incursioni negli eventi mondani più stilosi, commenti sugli abiti delle star, racconti, aneddoti.

Non è un caso aver citato Sandra e Raimondo. Elenoire Casalegno è stata partner del leggendario Raimondo Vianello durante gli anni in cui co-conduceva la trasmissione sportiva Pressing: «In quel periodo ero incinta. Lo dissi a Raimondo, che mi guardò col suo aplomb ironico e micidiale e mi rispose: “Sa almeno chi è il padre?”. Questo era Raimondo Vianello. Un uomo di spettacolo inimitabile, con la battuta pronta e impagabile».

Anche Giovanni Ciacci, esperto di tendenze, una lunga militanza nel Detto Fatto di Rai2, snocciola nei bassorilievi della sua eloquenza floreale, perle di storia dello spettacolo: «Una sera stavo curando il look di Liza Minelli nel suo camerino, dal nulla spunta Cristiano Malgioglio, che voleva a tutti i costi farle cantare una canzone che aveva scritto per Mina».

Di una cosa i due sono sicuri: «Le nuove generazioni, abituate all’effimera moda dei follower sui social, non conoscono l’aura del divismo di un tempo».

 

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Gabriele Gambini

(nella foto Elenoire Casalegno e Giovanni Ciacci)