Pubblicato il 07/08/2019, 11:33 | Scritto da La Redazione

Oggi in edicola: Pier Silvio Berlusconi punta la scalata in Germania, dov’è visto così

Mediaset vince su Sieben Sat 1

Süddeutsche Zeitung, pagina 2, di Caspar Busse.

Mediaset sta attualmente costituendo una nuova holding olandese denominata Media For Europe (MFE). Secondo il gruppo milanese, Pro Sieben Sat 1 entrerà in questo nuovo ombrello, accanto al canale francese TF1. Mediaset possiede anche importanti canali in Italia e Spagna. Alla fine della scorsa settimana, l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi, figlio di Silvio Berlusconi, ha nuovamente aumentato la pressione su Pro Sieben Sat 1. «Aspettiamo e vediamo, è un processo lungo. Stiamo parlando, ma non ci sono trattative», ha detto al quotidiano italiano La Stampa. Una portavoce ha fatto riferimento alle precedenti dichiarazioni del CEO Max Conze, in carica da oltre un anno, secondo cui Pro Sieben Sat 1 vuole concentrarsi sulla collaborazione selettiva con Mediaset e altre catene televisive europee e sul suo nuovo portale video online Joyn. In precedenza, Conze aveva ripetutamente sottolineato che la sua azienda voleva rimanere indipendente. Gli addetti ai lavori riferiscono che finora ci sono stati solo due colloqui di alto livello non vincolanti con Mediaset. Alla fine di maggio, Mediaset ha improvvisamente annunciato di aver acquisito il 9,6% del capitale di Pro Sieben Sat 1. I tedeschi furono sorpresi dall’acquisizione.

Profilo di Pier Silvio Berlusconi

Süddeutsche Zeitung, pagina 4, di Oliver Meiler.

Il cinquantenne milanese è presidente di Mediaset, la società televisiva privata che sta per diventare “global player”, interessata anche al gruppo televisivo tedesco Pro Sieben Sat 1. È considerato timido, e questo non rientra nel quadro familiare. Quando è nato Pier Silvio, suo padre era un imprenditore ambizioso. Silvio Berlusconi ha costruito interi quartieri di Milano, pieni di machismo e orgoglio. Da dove proveniva tutto il denaro non è mai stato abbastanza chiaro. La “Borghesia” milanese, la ricca borghesia, seguì la sua ascesa con profondo scetticismo e un po’ di fascino: Berlusconi non era nessuno di loro. I primi anni dell’infanzia di Pier Silvio vedono l’impiego di Vittorio Mangano, un siciliano. Suo padre lo aveva portato da Palermo per prendersi cura della sua scuderia ad Arcore, come “stalliere”. La Procura della Repubblica di Palermo è sempre stata in disaccordo: si dice che Mangano abbia fatto prosperare i rapporti del costruttore del Nord con la mafia del Sud.

 

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)