Pubblicato il 02/08/2019, 15:00 | Scritto da Andrea Amato

Mauro Crippa ha fatto più vittime a Mediaset che la Sars in Asia. E forse non è ancora finita

Mauro Crippa ha licenziato Claudio Brachino e si è preso la direzione di Videonews

Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, ha fatto fuori Claudio Brachino dalla direzione di Videonews, sostituendolo personalmente a capo della testata che era nata anni fa come rifugium peccatorum per i giornalisti in esubero e per i raccomandati che Enrico Mentana ed Emilio Fede non volevano al Tg5 e al Tg4.

Da testata marginale, negli anni Videonews è diventato un nodo nevralgico di Mediaset, producendo tutti i programmi di infotainment e approfondimento delle reti (Mattino5, Pomeriggio5, Domenica Live, Verissimo, Delitti e misteri, Quarto Grado, Matrix, Quarta Repubblica, Stasera Italia, X-Style, #Cr4 la Repubblica delle donne, Supercinema, Vite straordinarie, Fuori dal coro, Confessione reporter, W l’Italia, più la testata sportiva con tutte le trasmissioni collegate), e quindi un luogo di vero potere per audience e raccolta pubblicitaria.

A questo punto l’informazione di Cologno Monzese guidata da Mauro Crippa è composta Videonews, News Mediaset diretta da Andrea Pucci, che controlla Tg4 e Studio Aperto, e il Tg5 di Clemente J. Mimun, sempre più isolato nel suo Little Bighorn di Roma, che difende strenuamente come il colonnello Custer.

Gli epurati di Mauro Crippa

Negli ultimi anni Mauro Crippa ha fatto una vera e propria mattanza di giornalisti, molti anche eccellenti come Enrico Mentana, Mario Giordano, Ettore Rognoni, Emilio Fede, Gerardo Greco (durato come un gatto in tangenziale), e ieri Claudio Brachino.

Nel tempo si è salvato solo il fedelissimo Paolo Liguori direttore di TgCom24, considerato il Ministro della Cultura crippiana, il cui motto negli anni deve essere stato evidentemente lo stesso dell’Arma: «Uso obbedir tacendo».

Il prossimo scontro con Mimun?

A questo punto, per avere un controllo totale, Crippa ha un unico ostacolo: Mimun, che però ha già isolato, “deportando” a Milano il suo braccio destro, Pucci, arrivato a Cologno con una trentina di giornalisti della redazione, lasciando nella capitale una ridotta di uomini agli ordini di Mimun-Custer.

La recente intervista del direttore del Tg5 a Laura Rio de Il Giornale, in cui ha dichiarato che nonostante tutto ha ancora tanta voglia di lavorare, sembra proprio il grido dell’ultimo sopravvissuto alla mattanza, ma che ormai sente il fiato sul collo dell’epurator.

Aperte le scommesse

Insomma, se mai i bookmaker inglesi aprissero le scommesse sulla prossima vittima di Crippa dentro Mediaset, il nome di Mimun sarebbe dato al massimo a 1, perché il più probabile. E a quel punto cosa potrebbe succedere nell’ennesimo riassetto dell’informazione di Cologno Monzese?

L’ipotesi più plausibile sarebbe Paolo Liguori al Tg5, mentre TgCom24 potrebbe essere assorbito a sua volta dalla News Mediaset di Pucci. E il capolavoro di Crippa sarebbe terminato.

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto Mauro Crippa)