Pubblicato il 25/07/2019, 12:01 | Scritto da Andrea Amato

Sgarbi-Mughini: due anziani che se le danno in una tv più vecchia di loro

Sgarbi-Mughini: due anziani che se le danno in una tv più vecchia di loro
Ieri sera, a Stasera Italia su Rete4, i due ospiti del talk show hanno concluso a insulti e sediate. Che pena per loro e per un certo tipo di tv generalista, che ancora ha bisogno di queste risse.

Che pena Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini

Siamo nel 2019, l’era dell’on demand, della tv in streaming, dei contenuti di altissima qualità a portata di mano, anzi, di telefonino. Abbiamo tutti gli strumenti per scegliere solo il meglio e, a volte, anche a bassi costi. I nostri figli stanno facendo la storia dentro le loro camerette, collegati a YouTube dove, di fatto, diventano star globali. È la stagione dell’arrivo della rete 5G, che ci renderà iperconnessi, ma evidentemente non iperevoluti. Anzi.

Ieri sera, sulla tv generalista, a Stasera Italia su Rete4 c’erano ospiti Vittorio Sgarbi, Maria Giovanna Maglie e Giampiero Mughini. Si parlava di Moscopoli: secondo Mughini, Matteo Salvini dovrebbe andare a chiarire in Parlamento il suo eventuale coinvolgimento nello scandalo. Secondo Sgarbi, invece, il vicepremier leghista fa bene a non andare, perché quest’inchiesta «è un crimine».

La rissa

Poco dopo aver espresso le proprie opinioni sono iniziati a volare gli insulti e, a seguire, anche le sedie. Una scena raccapricciante: due anziani signori, perché di questo si stratta (Mughini 78 anni e Sgarbi 67 anni), in maniera scoordinata e scomposta hanno cercato il contatto fisico, barcollando, brandendo sgabelli troppo pesanti per il loro fisico non certo ginnico. Ma il problema della vecchiaia non è solo un decadimento muscolare, a volte può essere accompagnata anche da demenza senile. Spesso.

A quale essere umano senziente, di una certa età, verrebbe in mente di scatenare una rissa in diretta tv? Con il passare degli anni, Vittorio Sgarbi ha dovuto esacerbare all’ennesima potenza gli atteggiamenti iracondi che lo resero celebre negli anni ’80, per rimanere sempre sulla breccia dell’onda e continuare a essere invitato nei salotti tv, per sopravvivere mediaticamente, con la convinzione che tanto prima o poi sbotterà. Il risultato, però, è di anno in anno, di ospitata in ospitata, sempre più deprimente.

Giampiero Mughini, che non si è mai venduto come un mostro di simpatia, invece, dopo anni passati a parlare di calcio nei vari bar sport televisivi, deve evidentemente assimilato il peggio del tifo da stadio o, forse, gli anni della sua gioventù passati nel movimento Lotta Continua (non certo pacifista), tornano a galla e la sintassi della violenza appare l’unica strada percorribile per sostenere le proprie opinioni.

La grammatica di una tv vecchia

Certo, non si può dare la colpa solo ai due anziani rissosi. Nella tv generalista si continua a perpetrare una grammatica vecchia di almeno vent’anni: quando non ho idee invito due matti in trasmissione e spero che le se diano di santa ragione, almeno il giorno dopo, forse, qualcuno parlerà del mio programma.

E poi, dopo pochi giorni, via a trasmissioni, talk show e articoli di giornali, in cui ci si interroga del perché le nuove generazioni siano così distanti dalla politica, dalla televisione generalista, così inclini alla violenza verbale e a volte non solo. Già, secondo voi, perché?

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto un momento della rissa tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini)