Pubblicato il 26/06/2019, 18:00 | Scritto da Tiziana Leone

Piero Angela, torna stasera il signore che la scienza dovrebbe riuscire a clonare

Piero Angela con le sue dodici lauree honoris causa e i suo 90 anni è l’unico vero divulgatore della tv. E stasera torna con Superquark, il programma che festeggia 24 anni di vita.

È l’unico novantenne che può parlare di scimpanzé in prima serata su Rai1, con un programma andato in onda già 300 volte e avere la garanzia di successo. Perché di Piero Angela con le sue novanta candeline e le sue dodici lauree honoris causa, ce n’è uno solo, nonostante la concorrenza del figlio, Alberto, bravo e bello, anche lui dotato di altrettanta prole brava e bella.

E non perché sia rimasto l’unico esemplare di uomo a indossare i calzini bianchi, ma perché il divulgatore nato ai tempi della tv in bianco e nero, è capace di raccontare allo spettatore la vita delle scimmie fin nei minimi dettagli e subito dopo servirgli una bistecca in 3D. Il tutto mentre lo stesso spettatore è probabilmente connesso a un device qualsiasi per capire se Morgan ha mandato a quel paese il Papa, Ali Babà e i quaranta ladroni, nei quali probabilmente ha intravisto il suo commercialista.

La storia di Piero

Superquark, che da questa sera torna su Rai1 in prima serata, va in onda da ventiquattro anni, Quark da trentotto, significa che Piero Angela ha cresciuto tre generazioni, divise tra chi ancora ricorda la parodia del Mondo di Quirk Quork Quark di Gianfranco D’Angelo ai tempi di Drive In e chi oggi inneggia via social alle grazie del figliol Alberto. Piero, sempre lì, pacato e serafico, avulso dal sistema politico, lo volevano senatore a vita ha risposto “no grazie”, lo volevano direttore di Tg ha risposto “no grazie”, lo volevano direttore di rete ha risposto “no grazie”.

La scienza non passa nelle trame dei giochi di potere. «Lavoro con lo spirito di un servitore dello Stato» è il suo mantra. A Caterina Balivo ha dichiarato di volersi congedare dalle fatiche terrestri sul posto di lavoro, un fotogramma e addio, zero problemi e tanti saluti a tutti. A Paola Saluzzi ha detto che da giovane si pagava le vacanze andando in giro a suonare jazz con un gruppo di amici, facendosi chiamare Peter Angela. A Cristina Parodi ha raccontato che appena nato fu nutrito dalla signora Adalgisa con quel latte materno che la mamma vera non aveva.

Si confessa facilmente alle signore della tv, con quegli occhi stretti, tipici di chi è cattivo, un’evidente eccezione alla regola la sua, visto che nessuno ricorda di averlo mai sentito alzare nemmeno la voce. Raiuno da questa sera gli concede un’ulteriore vetrina estiva, con un altro Superquark, «perché c’è sempre qualcosa di inedito da raccontare, visto che le scoperte scientifiche non finiscono mai». Speriamo scoprano presto come clonarlo. 

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Piero Angela)