Pubblicato il 19/06/2019, 15:05 | Scritto da Andrea Amato
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Luigi Di Maio: Cambiare la governance Rai o abolire il canone

Luigi Di Maio: Cambiare la governance Rai o abolire il canone
Il vicepremier accelera sulla rivoluzione della tv di Stato, per toglierla dal giogo della politica o togliendo la tassa di possesso dalle bollette degli italiani.

Luigi Di Maio: “Delle due l’una. La riforma Rai è nel contratto”

«Serve subito approvare una legge per spezzare il legame tra la politica e la Rai, oppure tagliamo il canone agli italiani. Delle due l’una. La riforma Rai è nel contratto», così il vicepremier Luigi Di Maio, a margine della Commissione di Vigilanza Rai, dove la maggioranza si è spaccata e i Cinquestelle hanno votato, insieme a Leu e Pd, a favore di una risoluzione, presentata proprio da loro, contro il doppio incarico di Marcello Foa, presidente Rai e presidente RaiCom.

La rivoluzione eternamente annunciata

Torna finalmente in auge la riforma della tv di Stato e questa volta per voce del vicepremier, nonché socio di maggioranza del Governo. Il capo politico del Movimento5Stelle sembra deciso a portare a termine una rivoluzione epocale per la Rai, che la libererebbe definitivamente dal giogo della politica. Oppure, come lui stesso dice, togliendo il canone, che ogni mese viene prelevato dalle bollette degli italiani.

Una nuova governance, magari gestita da una Fondazione super partes, come noi di TvZoom sosteniamo da tempo, potrebbe salvare il futuro della Rai e soprattutto ridarle dignità.

Senza canone

Abolendo il canone, ma lasciandola alla mercé del potente di turno, si arriverebbe invece a una paralisi crediamo definitiva. Anche perché portare avanti un carrozzone da 13 mila dipendenti (in gran parte assunti per raccomandazione politica, nel corso dei decenni), solo con la raccolta pubblicitaria è utopistico. Mediaset, che ha 5 mila dipendenti, gran parte del mercato ed è quotata in Borsa, ci riesce con non poca fatica.

Aspettiamo con ansia le prime mosse del Governo, fiduciosi che non si tratti dell’ennesima promessa non mantenuta.

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto Luigi Di Maio)