PD e M5S sono davanti a una scelta: liberare la Rai dalla politica
Date vita a una Fondazione che gestisca la Rai in maniera indipendente
A vederla bene, questa per il PD e il Movimento5Stelle è un’occasione storica: quella di rendere la Rai finalmente libera e indipendente dai partiti, una vera azienda amata di servizio pubblico e non un’azienda odiata al servizio dei politici.
L’inquietante affare delle pressioni sul CSM mette ancora una volta in ginocchio i Democratici, che con Nicola Zingaretti si stavano appena rialzando dalla batosta renziana.
Di nuovo, ci è ricascato: il solito vecchio PD, quello che, invece di andare ad ascoltare le periferie, fa pressioni e vuole le poltrone, affamato di potere.
Il Movimento5Stelle
Dall’altro, il Movimento5Stelle, minoranza nel Governo, senza più un’identità ad appena un anno dal trionfo elettorale e in caduta verticale. PD e M5S sono all’angolo. In Rai possono fare una gran cosa. Di fronte alla Lega, che occupa spazi e poltrone, che pretende e forza ogni giorno di più, possono fare l’unica vera rivoluzione che può dare un colpo di coda alla situazione: liberarla, dar vita finalmente a quel progetto di una Fondazione, che garantisca alla Rai l’indipendenza, togliendo la governance dalla tagliola dei partiti.
Nella situazione attuale nessun management presente o futuro della Rai potrà mai fare nulla di buono, se non sopportare più o meno a lungo l’etichetta deturpante di essere al servizio del Governo che lo ha nominato, le pressioni di consiglieri nominati dai partiti e il controllo di una Commissione di vigilanza parlamentare, che entra a gamba tesa su programmi e palinsesti, dichiarando ininterrottamente su ogni singola scelta, portando la pressione a livelli da Paese sudamericano.
La Lega di Salvini
La Lega, forte del consenso di cui sta godendo nel Paese, ha tutto l’interesse a occupare velocemente e sempre di più. PD e M5S possono, invece, per la loro posizione di difficoltà, regalare un sogno a tutti gli italiani che amano la Rai: si facciano promotori di una battaglia d’indipendenza, mettendo all’angolo la voracità di chi vuol continuare a rendere la Rai l’anticamera del Parlamento. La liberino, finalmente.
Saranno loro gli eroi e recupereranno consensi e credibilità. Una standing ovation è pronta a scattare da parte di tutti i telespettatori italiani.
Hannibal
(Nella foto la sede Rai di viale Mazzini)