Pubblicato il 07/05/2019, 14:00 | Scritto da La Redazione

Su Nove due puntate dedicate all’Enigma del mostro di Firenze

Su Nove due puntate dedicate all’Enigma del mostro di Firenze
Attraverso alcuni protagonisti dell’epoca ed esperti che ne forniscono oggi nuove letture, Tutta la verità cercherà di fare luce su questo storico mistero.

Una delle storie criminali più famose ed efferate del nostro Paese, che ha portato via 16 vite, 8 coppie di giovani colpiti a morte nelle campagne nei dintorni di Firenze tra il 1968 e il 1985

Per il ciclo Nove Racconta, l’approfondimento di questa settimana del programma Tutta la verità si divide in due parti e segue le vicende di quello che è considerato dagli esperti il primo serial killer in Italia: L’Enigma del mostro di Firenze  di Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli, scritto con Antonio Plescia, in prima tv assoluta sul Nove oggi e giovedìalle 21.25.

La vicenda

Una delle storie criminali più famose ed efferate del nostro Paese, che ha portato via 16 vite, 8 coppie di giovani colpiti a morte nelle campagne nei dintorni di Firenze tra il 1968 e il 1985, vittime di orrende mutilazioni e abusi. «Quello che colpiva è che le vittime del mostro erano tutte giovani, belle, spensierate, colte in un momento di gioia, di piacere, di innamoramento» la riflessione di Roberta Petrelluzzi, tra le testimonianze del documentario.

Il programma

Attraverso altri protagonisti dell’epoca ed esperti che ne forniscono oggi nuove letture, Tutta la verità cerca di fare luce su questo mistero: con il contributo dei giornalisti Franca Selvatici de La Repubblica, Stefano Brogionide La Nazione, Pino Rinaldi, Massimo Lugli, dei criminologi Francesco Bruno (all’epoca in forza al SISDE),Flaminia Bolzan e Chiara Penna, dell’unico superstite Natalino Mele, che dopo il silenzio di tanti anni torna a parlare dell’omicidio della madre al quale ha assistito all’età di sei anni.  Oltre ai ricordi del PM Giuliano Mignini, del super poliziotto Michele Giuttari e dell’Ispettore Ruggero Perugini, all’epoca capo della SAM la Squadra Antimostro, protagonista del celebre appello tv indirizzato all’assassino e principale fautore dell’arresto di Pietro Pacciani nel 1992.

I vari processi contro l’agricoltore di Mercatale con un passato di violenze, che si interruppero con la sua morte nel 1998, e quelli a carico dei cosiddetti “compagni di merende”, con relative condanne, non hanno chiarito il grande enigma del Mostro di Firenze, nonostante le moderne tecniche investigative del criminal profiling mutuate dall’FBI, e nonostante all’indagine principale siano stati affiancati anche filoni d’inchiesta che hanno portato in Umbria, passando poi per gli  Stati Uniti (dove le telecamere diTutta la Verità sono andate per vagliare la pista che porta sino a Zodiac), fino ai recenti sviluppi con l’esclusiva intervista all’ex maresciallo dei carabinieri di Prato, Antonio Amore, che rivela di aver indagato già negli anni ‘80 su Giampiero Vigilanti, ex legionario, oggi iscritto a 87 anni nel registro degli indagati dalla Procura di Firenze – ultimo di una lunga lista – come sospettato per i delitti del Mostro, tre dei quali ancora non hanno trovato alcuna verità giudiziaria nell’individuazione dei possibili colpevoli. L’enigma continua.

 

(Nella foto un’immagine del programma)