Pubblicato il 02/05/2019, 19:01 | Scritto da Gabriele Gambini
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Rossy De Palma: Il cinema indaga la realtà, ma talvolta la realtà sa essere spietata

La rassegna Pedro! andrà in onda su Cielo da venerdì 3 maggio in prima e seconda serata e prevede numerosi film di Almodòvar

 

È la dama picassiana del cinema spagnolo. Musa di Pedro Almodòvar dai lineamenti cubisti e dalla personalità acuta, Rossy De Palma ha una passione per l’Italia: «D’altra parte, le uniche frontiere che riconosco davvero sono quelle gastronomiche», dice ai nostri microfoni.

La raggiungiamo nel camerino del Teatro Franco Parenti di Milano, dove sta girando i filmati introduttivi della rassegna Pedro!, ciclo di pellicole dedicato al regista iberico, in onda su Cielo (canale 26 del DTT) da venerdì 3 maggio in prima e seconda serata.

«Pedro e io ci siamo incontrati nella movida di Madrid quando, da giovanissima, mi ero trasferita da Maiorca nella capitale per suonare con la mia band punk Peor Impossible. Eravamo alla fine degli anni ’80, la notte madrilena garantiva grande fermento artistico, Almodòvar veniva a vederci suonare, un giorno mi propose un provino».

Tra i film previsti nella rassegna, non ha dubbi su quale sia il suo preferito: «Scelgo Che ho fatto io per meritare questo?, perché si ispira al neo-realismo italiano e punta a raccontare la verità delle cose».

Per Rossy De Palma, attivista dei diritti civili delle minoranze da molti anni, la verità delle cose oggi è cruda: «La situazione geopolitica attuale può destare qualche preoccupazione. Il cinema e l’arte aiutano a raccontare il reale, ma talvolta il reale sa essere davvero hard-core».
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Gabriele Gambini

(nella foto Rossy De Palma)