Pubblicato il 29/04/2019, 19:04 | Scritto da Gabriele Gambini
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Gué Pequeno: L’Italia è matura per un rinnovamento musicale autentico

Gué Pequeno: “Dai ragazzi di The Voice of Italy cerco personalità, originalità e qualità”

I talent show promettono strade lastricate d’oro a chi li vince? Gué Pequeno interpreta la faccenda in modo letterale. Tempestato d’oro dall’orologio alla tuta, aria da duro che non rinuncia alla cordialità, il rapper ha un feeling particolare con il metallo prezioso: di recente ha prestato il volto allo spot Dmax per il programma La febbre dell’oro, il docu-reality che racconta la vita dei cercatori in Alaska e in Klondike.

«La recitazione mi diverte, mi piace giocare dietro e davanti alla macchina da presa e continuerò a farlo», dice, e il riferimento è anche alla serie Sinatra, a disposizione su TimVision.

The Voice

Intanto però c’è The Voice of Italy. Il ruolo di coach lo stuzzica: «Dai ragazzi ho cercato personalità, originalità, qualità. Lo scopo è vestirli di un abito sonoro contemporaneo e autentico, l’Italia è matura per rinnovarsi».

Ai nostri microfoni, Gué racconta l’esperienza di The Voice, in onda ogni martedì in prima serata su Rai2. I rimandi al suo ruolo di produttore di Mahmood sono inevitabili: «L’ho sempre trovato all’avanguardia nelle sue scelte. La sua vittoria a Sanremo me lo fa immaginare come il protagonista di una fiaba, su un cavallo bianco, intento a battersi per un cambio di direzione nella discografia nazionale».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Gué Pequeno)