Angelo Guglielmi: Blob è la tv. Da 30 anni racconta la realtà agli italiani
Oggi Blob compie 30 anni. In 9.268 puntate ha raccontato a modo suo l’Italia. Fu l’allora direttore di Rai3, Angelo Guglielmi, a volerla
Blob si festeggia invadendo oggi il palinsesto di Raitre con dieci clip, dieci momenti cult, per i suoi primi 30 anni. Senza mai guardare in faccia nessuno, in questi anni la trasmissione, ideata da Marco Giusti e Enrico Ghezzi e voluta dall’allora direttore di rete Angelo Guglielmi ha messo in fila le dimissioni di Michail Gorbaciov e gli strafalcioni di Aldo Biscardi, il “Ciroooo” gridato da Sandra Milo e la torta in faccia a Pippo Baudo, le cosce lunghe di Alba Parietti e il Bella Ciao di Michele Santoro in apertura di Sciuscià: la tv che fagocita se stessa. «Sono stati 30 anni vissuti spregiudicatamente – ammette la mente del programma, Enrico Ghezzi – Tutte le immagini meritano un rispetto. Blob ha ancora il pregio enorme di essere un antidoto a se stesso».
L’idea di Blob
A idearlo, in realtà, fu il figlio di Guglielmi. «L’idea di Blob nacque da mio figlio – racconta Guglielmi – Ogni mattina leggeva su Il Manifesto una rubrica che metteva insieme le frasi più importanti prese dagli articoli di fondo dei quotidiani, e mi disse: “Perché non lo fai in tv?” Ho chiamato Enrico Ghezzi e dopo un minuto mi ha detto che mi avrebbe fatto una proposta entro 30 giorni. La proposta era Blob». Da allora è rimasto nel palinsesto della rete, mostrando agli italiani una realtà diversa, come lo stesso Guglielmi racconta in questa intervista a TvZoom.
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Tiziana Leone
(Nella foto Angelo Guglielmi)