Carla Signoris: In tv parlo d’amore, ma senza i consigli di mio marito Maurizio Crozza
Il docu-reality racconta cinque grandi storie d’amore d’amore ostacolate da fattori sempre diversi, confrontando gli amori dei Vip con quelli di altrettante coppie comuni
Elizabeth Taylor e Richard Burton, Yoko Ono e John Lennon, Dalida e Luigi Tenco, Grace Kelly e Ray Milland, Maria Callas e Aristotele Onassis saranno messi a confronto con altrettante coppie “comuni” che, lontano dai riflettori, hanno vissuto storie d’amore altrettanto burrascose. A fare da narratrice in un percorso a volte doloroso, a volte a lieto fine, è Carla Signoris, attrice, moglie di Maurizio Crozza, voluta da Stefano Coletta, direttore di Raitre in questo nuovo esperimento tv, Grande Amore, al via domenica alle 20.30.
Il programma
A unire le storie, due per puntata, è la difficoltà di amarsi liberamente, per motivi come l’opposizione delle famiglie, il tradimento, la depressione, l’alcolismo, la ludopatia. Le storie celebri si alterneranno a quelle della gente comune, ma solo a queste ultime sarà concesso il lieto fine. «In questo momento c’è necessità di raccontare storie e a lieto fine – ammette la Signoris – Rispetto alle storie celebri quelle dei comuni mortali riescono a superare gli ostacoli, li abbiamo cercati volontariamente. Perché finiscono bene, loro ce l’hanno fatta. Per le coppie comuni forse è più facile essere reali rispetto a quelle che vivono sulla carta stampata. Chi vive una vita esibita è più fragile».
E lei che è sposata con Maurizio Crozza da 27 anni, come evita di attraversare il confine tra matrimonio “comune” e quello da “carta stampata”? «Basta non finirci sulla carta stampata – taglia corto l’attrice – lo sono dipendente dalla mia famiglia, è il mio vizio». Prestata alla conduzione, l’attrice confessa di aver accolto l’invito di Coletta quasi senza pensarci, ma di consigli al marito non ne ha chiesti, come lei stessa racconta in questa intervista a TvZoom.
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Tiziana Leone
(Nella foto Carla Signoris)