Pubblicato il 11/04/2019, 19:00 | Scritto da La Redazione
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Domani su Sky Uno la finale di B-Heroes, il talent show sulle startup e l’innovazione

Domani su Sky Uno la finale di B-Heroes, il talent show sulle startup e l’innovazione
B Heroes giunge al termine del viaggio nel mondo dell’innovazione con l’appuntamento tv di domani, venerdì 12 aprile, alle ore 18.40, in esclusiva su Sky Uno. Sono quattro le startup finaliste, dotate di grandi peculiarità.

B Heroes ha dimostrato come percorrere la strada giusta nel racconto televisivo delle startup

Niente più squali nell’agitato oceano delle startup, che quest’anno ha trovato finalmente un ecosistema sostenibile. Dopo la breve parentesi di Shark Tank su Italia 1 nel 2015, in cui i giudici/squali facevano un sol boccone degli aspiranti startupper, la seconda edizione di B Heroes ha convinto, correggendo gli errori della prima. Il format è ideato da Fabio Cannavale, Ceo di lastminute.com. Group.

Mentre nella scorsa stagione il racconto delle startup era risultato frammentato e senza una chiara narrazione, anche in considerazione della programmazione ondivaga in seconda serata del canale Nove, la nuova versione di B Heroes, in onda su Sky Uno, è risultata più lineare e fruibile con uno storytelling che ha aiutato a comprendere le dinamiche tipiche delle startup.

Un risultato reso possibile dalla successione delle puntate (di circa 20 minuti ciascuna) con un appuntamento fisso, dal lunedì al venerdì, nel preserale intorno alle 19.00, per tre settimane. Con il supporto dell’on demand B Heroes, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo,  ha permesso agli appassionati un binge watching all’insegna di termini quali scalabilità, mentorship, trasformazione digitale.

Anche la tecnica narrativa, più attenta a cogliere il lato umano dei timidi startupper, non più cervelli in fuga, ha aiutato a coinvolgere maggiormente il pubblico, non relegando più il programma ai soli addetti ai lavori.

Abbiamo avuto modo di apprezzare l’esuberanza di Rosalba: con il suo sorriso ha mostrato come con la sua Potalove sia possibile reinventare la cerimonia funebre in modo quasi festoso. O ancora abbiamo sentito il battito del cuore di Niccolò, co-founder di D-Heart, che ha scoperto da adolescente di essere a rischio ischemia miocardica, ossia infarto. Un problema che ha saputo convertire in un’opportunità, ideando un elettrocardiografo per smartphone che permette a chiunque di eseguire un elettrocardiogramma di livello ospedaliero in totale autonomia.

Oltre 1 milione di euro di investimenti saranno assegnati durante la finale.

B Heroes adesso giunge al termine del viaggio nel mondo dell’innovazione con l’appuntamento tv di domani, venerdì 12 aprile, alle ore 18.40, in esclusiva su Sky Uno.

Le 4 startup finaliste hanno lavorato fianco a fianco con grandi aziende di settore e “supercoach” per crescere velocemente e dimostrare di avere la stoffa per competere sul mercato.

A valutare le loro abilità, ha messo a disposizione del programma il proprio tempo e le proprie competenze un trio di giudici, formato da Silvia Candiani, Amministratore Delegato Microsoft Italia, Laurent Foata, Managing Director Ardian Growth e Dina Ravera, Executive Manager, Board Member & Business Angel.

Ecco le 4 finaliste che si contendono gli investimenti per oltre 1 milione di euro:

D-Heart è la nuova impresa della categoria Salute e benessere presente alla finale. Affiancata dall’IRCCS Ospedale San Raffaele (parte del Gruppo San Donato), che ha messo a disposizione della startup i propri clinici, D-Heart introduce nell’ambito della telemedicina un prodotto innovativo: il primo elettrocardiografo di livello ospedaliero per smartphone utilizzabile in completa sicurezza dal paziente senza l’ausilio di un medico. Ad aver convinto i giudici di B Heroes, sono state la determinazione imprenditoriale e la complementarietà del team, composto da Nicolò Briante e Niccolò Maurizi.
 
Enerbrain è prima nella categoria Sviluppo sostenibile. L’impresa si pone l’obiettivo di sostenere l’ambiente e ha sviluppato dei dispositivi che servono a rendere efficienti, intelligenti e sostenibili gli edifici esistenti. A idearli è stato Marco Martellacci che, dopo aver smontato la caldaia di casa, ha scoperto che con un algoritmo matematico si può risparmiare oltre il 30% di energia. A2A S.p.A., la più grande multiutility italiana, ha accompagnato Enerbrain nella fase di accelerazione di B Heroes aiutando la startup  a sperimentare e perfezionare il prodotto, mostrandone l’efficacia e la facilità d’uso.

Fessura è la finalista della categoria Tradizione e innovazione. L’impresa marchigiana produce calzature Fashion-Sport che uniscono le teorie riflessologiche ad un design trendy e materiali 100% green. Guidata da Jakala nella fase di accelerazione, Fessura ha dovuto migliorare la strategia di marketing per lavorare di più sullo stile e sulla comunicazione del brand. Il suo impegno ha convinto i giudici di B Heroes che l’hanno scelta per la finale.

Infine, per la categoria Trasformazione digitale, Mkers supera lo snodo critico dell’accelerazione e si porta in finale. La startup ha dato vita a una organizzazione che gestisce i campioni di eSports, una declinazione competitiva dei videogiochi. Si presenta come un vero e proprio club sportivo professionistico di videogiocatori che coinvolge tanti giochi diversi. Affiancata da Sketchin – Bip Group nella fase di accelerazione, la startup ha dovuto affinare la comunicazione e la collaborazione del proprio team come leva per migliorare il proprio business.

Quale impresa si aggiudicherà l’investimento principale di 500 mila euro e come saranno distribuiti gli altri investimenti è l’interrogativo che la finale scioglierà.

(nella foto un momento della finale di B-Heroes)