Pubblicato il 09/04/2019, 17:01 | Scritto da Gabriele Gambini

Alessandro Cattelan diventa Guestbuster: Dopo Jimmy Fallon, voglio acchiappare Paul Mccartney

Alessandro Cattelan diventa Guestbuster: Dopo Jimmy Fallon, voglio acchiappare Paul Mccartney
Una parodia del film sugli Acchiappafantasmi introduce la nuova stagione di E poi c'è Cattelan, il late show condotto dal volto iconico di Sky, che ai nostri microfoni presenta gli ospiti di quest'edizione e racconta il programma.

E poi c’è Cattelan andrà in onda ogni giovedì per otto puntate, a partire dall’11 aprile, su Sky Uno, e sarà disponibile anche su Sky On Demand, Sky Go e Now Tv

Due o tre indizi sulla direzione che sta prendendo E poi c’è Cattelan. Il primo. L’apertura della nuova edizione del late show condotto da Alessandro Cattelan vede il golden boy di Sky impegnato a girare per Milano con Marco Villa e con l‘Amico Argentino. I tre sono vestiti da Acchiappafantasmi. Da Ghostbusters si trasformano in GuestBusters, vanno a caccia degli ospiti delle stagioni precedenti del programma.

La parodia del film di Ivan Reitman

La parodia degli eroi interpretati negli anni ’80 da Bill Murray, Dan Aykroyd e Harold Ramis è spassosa, c’è anche un cameo del sindaco Beppe Sala, che replica la parte del sindaco di New York Lenny della pellicola, colui che autorizza gli Acchiappafantasmi a intervenire per salvare la città infestata. Da leggere tra le righe: Milano immaginata come New York, il luogo a cui l’attivismo da showman di Cattelan guarda per plasmare la sua idea di televisione, nella citazione di un film con Bill Murray, che di un certo modo di fare comicità, abrasivo e cinico, è caposcuola. «Bill Murray, cioè Peter Wankman, è uno dei miei eroi di sempre», dice Cattelan.

Jimmy Fallon super ospite, oltre a Marco Mengoni, Alessandro Borghi, Enrico Mentana, Antonella Clerici, Salvatore Esposito e Arturo Muselli, Antonio Conte, Alberto Tomba, Paola Cortellesi, con gli Street Clerks a fare da contrappunto musicale

E ancora. In questa nuova edizione i monologhi sono un treno per direttissima, sono l’anti-Colorado. Non ammiccano – non lo hanno mai fatto – alla maschera da commedia dell’arte, osano col taglio della stand-up. Quest’anno si vedrà Cattelan intervistare Jimmy Fallon negli studi del suo Tonight Show. «Rispetto all’edizione in cui andavamo in onda ogni giorno e dovevamo orientarci sul racconto della contingenza, abbiamo avuto la possibilità di scegliere con cura gli argomenti, come già avevamo iniziato a fare nell’edizione girata al Teatro Franco Parenti di Milano», continua Cattelan. «Fallon non si è posto sul piedistallo, ci ha trattati da pari grado, ci siamo confrontati con la sua squadra e abbiamo visto come lavora».

#EPCC continua con la sua maieutica del cazzeggio stiloso senza essere nazionalpopolare. Guarda alla tv anglosassone per scelta, prova a compensare il fatto di non essere del tutto pop cercando di diventare un riferimento generazionale con interviste e sketch.

Tra i momenti migliori: Alessandro Cattelan che duetta con Marco Mengoni sulle note di una canzone che sensibilizza sul tema dell’ecologia, prima di ballare con Alessandro Borghi travestito da Backstreet Boys (si parlava di riferimenti generazionali).

Se il regalo di quest’anno è arrivato, si chiama Jimmy Fallon, il sogno per il futuro lo indica Cattelan stesso ai nostri microfoni: «Vorrei avere in studio Paul Mccartney».

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Gabriele Gambini

 

(nella foto Alessandro Cattelan)