Pubblicato il 04/04/2019, 16:00 | Scritto da Tiziana Leone
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Rai Revolution: è partito l’assalto alle poltrone delle nuove aree create da Fabrizio Salini

Rai Revolution: è partito l’assalto alle poltrone delle nuove aree create da Fabrizio Salini
Il nuovo piano industriale prevede la nascita di nove aree, divise per generi, che di fatto avranno più potere delle direzioni di rete.

Le “direzioni orizzontali” sono il nuovo Sacro Graal. Da conquistare, quanto prima. Prima che lo conquistino altri

Il Piano industriale, approvato dal Consiglio di amministrazione Rai, prevede tra gli gli obiettivi «l’elaborazione di contenuti pensati per piattaforme digitali e un’organizzazione e una cultura della Rai focalizzate sul prodotto e sulle aspettative del pubblico. In questa prospettiva si vanno a costituire le “direzioni orizzontali”: intrattenimento prime-time, intrattenimento day-time, intrattenimento culturale, fiction, cinema e serie tv, documentari, ragazzi, nuovi formati e digital, approfondimenti. Le direzioni di contenuto definiranno l’offerta nell’ambito del proprio genere, ottimizzando l’impiego di risorse in base all’evoluzione della domanda degli utenti e al fabbisogno delle diverse piattaforme, in ottemperanza alle previsioni del contratto di servizio e alla tutela dell’identità culturale del Paese. Le reti saranno organizzate sotto la Direzione distribuzione, che avrà il compito di indirizzare, coordinare e armonizzare la programmazione complessiva».

Il sacro Graal da conquistare

Va da sé  che le “direzioni orizzontali” sono il nuovo Sacro Graal. Da conquistare, quanto prima. Prima che lo conquistino altri. Nei corridoi di viale Mazzini “pascolano” diverse anime, c’è chi è tornato a frequentare il quarto piano, quello di Rai2, come Angelo Teodoli, ex direttore di Rai1 e chi al quarto piano è sempre rimasto come Andrea Fabiano, ex direttore di Rai2. Entrambi manager di lungo corso in Rai, potrebbero, di diritto, aspirare a una direzione “orizzontale” e se per Fabiano si era parlato dei “nuovi formati e digital”, per Teodoli la scelta potrebbe essere quella degli “approfondimenti”. Area, a quanto pare, “rifiutata” dall’attuale direttore di Rai1, Teresa De Santis, che avrebbe già messo il cappello sull’area più ambita, l’intrattenimento prime-time.

Un’area di potere, da cui si controlla l’intero universo dell’intrattenimento Rai, un’area che non può che essere di stampo leghista. In questa caso la De Santis lascerebbe la direzione di Rai1 a qualcuno di meno influente, visto il depotenziamento della poltrona. Quanto all’intrattenimento day-time a scalpitare è il solito Casimiro Lieto, già transitato dalla Prova del Cuoco alla Vita in diretta, senza passare dal via. Per i documentari, la scelta potrebbe ricadere sull’esterno Roberto Pisoni, grande capo di Sky Arte, avvistato qualche tempo fa in viale Mazzini. Sono in molti a sperare che alla fiction resti Tinny Andreatta, direttore che dal 2012 gestisce il settore più ricco e più complesso della Rai, capace di regalare le più importanti vittorie nel prime time. Montalbano docet.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il cavallo di viale Mazzini)