Pubblicato il 01/04/2019, 18:05 | Scritto da La Redazione
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Su Focus questa sera al via il primo dei due speciali dedicati all’Etna: tra mito e scienza

Il canale tematico free Mediaset dedicato alla divulgazione scientifica diretto da Marco Costa documenta con straordinarie immagini, il sito naturale Patrimonio dell’umanità dell’Unesco rappresentato dell’Etna

Dopo l’ammartaggio della sonda InSigth, i documentari firmati BBC Mountains, il docufilm con Toni Servillo Hitler contro Picasso e gli altri, il docufilm realizzato da Videonews Acquario, emozioni a Genova e quello del TG5 La Casa della Geisha, Focus  torna a proporre uno speciale autoprodotto, con i reportage Etna: tra scienza e mito.

I reportage 

Oggi e lunedì  8 aprile, alle ore 21.15, gli speciali a cura del divulgatore scientifico Luigi Bignami, con l’intervento della docente di Diritti dell’Antichità dell’Università degli Studi di Milano Laura Pepe, raccontano la grande bellezza dell’Etna, il vulcano attivo più alto della placca euroasiatica. Il canale tematico free Mediaset dedicato alla divulgazione scientifica diretto da Marco Costa documenta con straordinarie immagini, il sito naturale Patrimonio dell’umanità dell’Unesco rappresentato dell’Etna. Una cronaca che illustra luoghi d’interesse, eccellenze e attività tradizionali di un’area che costituisce l’ecosistema del Parco dell’Etna: un vulcano che occupa uno spazio di 250 km per 3.350 metri di altezza; una superficie di circa 1.260 chilometri quadrati; una popolazione che sfiora i 250.000 abitanti.

Le testimonianze

Molte le testimonianze raccolte da Bignami, che incontra il direttore I.N.G.V. (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) dell’Osservatorio Etneo di Catania Eugenio Privitera, con i ricercatori Stefano Branca, Filippo Greco, Salvo Alparone, Rosanna Corsaro, Giuseppe Salerno, Giuseppe Puglisi, Emanuela De Beni, Simona Scollo, Massimo Canarero, cui si aggiunge il ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Giuseppe Leto. L’antichista Laura Pepe, da Taormina e dal Museo archeologico di Catania, dà invece conto dei miti legati al vulcano, dalla storia di Tifone alla vicenda di Efesto, e ripercorre le scoperte scientifiche e filosofiche delle prime colonie greche, compresi i loro progressi nell’agricoltura, individuando linee di continuità culturale arrivate fino ai nostri giorni. La lettura del passato fatta da Laura Pepe s’intreccia anche alle attività di studio e ricerca degli scienziati odierni: i greci, in Sicilia, avevano infatti sviluppato osservazioni astronomiche e teorie cosmologiche così avanzate da superare il terrapiattismo.

 

(Nella foto l’Etna)