Pubblicato il 22/03/2019, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Loretta e Giuseppe, Masterchef 8: Ecco perché siamo stati eliminati

Loretta e Giuseppe, Masterchef 8: Ecco perché siamo stati eliminati
I due freschi eliminati dalla cucina di Masterchef 8 raccontano a TvZoom il loro percorso di gara, parlano del rapporto coi giudici e del futuro.

Loretta e Giuseppe lodano le qualità di Joe Bastianich e di Bruno Barbieri

 

O prepari (bene) la minestra, o salti dalla finestra. O ti distingui con un buon minestrone, o il tuo piatto sarà giudicato un mappazzone. A Masterchef i detti popolari sono esemplificativi di uno stato di cose. Ne sa qualcosa Loretta, architetto con la passione per i fornelli. Nella Mystery Box, il suo minestrone, denominato L’apparenza inganna, ha ingannato eccome. E per lei è finita l’avventura nella cucina di Sky. Stessa sorte è toccata a Giuseppe. In una sorta di Mezzogiorno di Fuoco (e di cuoco) contro Guido ha avuto la peggio. I due, durante il Pressure Test, dovevano compiere 30 mosse tra selezionare e eliminare gli ingredienti vicendevolmente, prima di iniziare a cucinare un piatto.

Loretta: che è successo col minestrone?

Loretta: Il nome del mio piatto era L’apparenza inganna. Volevo camuffare gli ingredienti, riprodurre alcuni sapori di verdure attraverso l’uso di altre verdure. Mi piaceva l’idea della carota che sembra una carota ma non è una carota e così via. Purtroppo durante la Mystery Box conta l’impatto visivo, non l’assaggio del piatto. La mia ironia non è stata colta.

Giuseppe: ha avuto la peggio nella sfida con Guido.

Guido: Contro super Guido è stata una lotta all’ultimo ingrediente. All’inizio, avevamo a disposizione trenta mosse per scegliere o eliminare delle componenti. Mi sarebbe piaciuto affibbiargli il pesce, da cucinare in un piatto a base di carne. Non ce l’ho fatta. Ma non recrimino. Ho perso ed è giusto che io sia uscito.

A Masterchef non conta soltanto la bravura. Un uso sapiente della tattica di gara può garantire passi in avanti sugli avversari.

Loretta: Ho sempre guardato in casa mia, senza fare calcoli sugli altri. Però si percepiva che altri puntassero su strategie precise. Per esempio Gloria. Lei è una stratega accorta.

Giuseppe: Gilberto è molto furbo. Un vero caterpillar nel passare sopra le situazioni per rivolgerle a suo vantaggio. Io ho pensato soprattutto al mio percorso, senza badare agli altri. Col senno di poi, forse avrei usato qualche accorgimento maggiore.

Un giudice che vi ha stupito?

Loretta: Joe Bastianich. In lui ho percepito una grande sensibilità nel capire i concorrenti. Oltre a lui, dico Chef Locatelli. Le sue critiche sono sempre costruttive e equilibrate. Barbieri e Cannavacciuolo invece sono stati più severi di quanto mi aspettassi.

Giuseppe: Stimo tutti i giudici per qualità e competenza. Ma ho un debole per Bruno Barbieri. La sua capacità di inventare ricette, i suoi piccoli segreti, ne fanno un mago della ristorazione. Andrei a lavorare da lui al volo.

Un commento sulla qualità dei vostri rivali?

Loretta: Per fare strada a Masterchef occorrono capacità, umiltà, determinazione e creatività. Trovo Gloria molto preparata, ma insicura quando si tratta di mostrare attitudine al comando di una brigata. Valeria e Gilberto sono completi. Sanno essere leader. Guido è bravo e simpatico, il suo difetto è l’eccessivo individualismo.

Giuseppe: Tutti e venti i partecipanti hanno le doti per fare strada nel mondo della cucina. Spezzo una lancia a favore di due eliminati, Gerry e Samuele. Mi piace molto il loro modo di lavorare.

Che cosa vi portate dentro, dopo l’esperienza di Masterchef?

Loretta: La voglia di conoscere meglio questo mondo. Con alcuni amici rileverò una vecchia cascina. Lì sorgerà il mio nuovo studio da architetto. Ma vorremmo trasformarne una parte in un locale con ottimi vini.

Giuseppe: Sono cresciuto come uomo e ho acquisito fiducia nei miei mezzi. Un’eccellente base di partenza.

Gabriele Gambini

(nella foto Loretta e Giuseppe)